Parte la stagione crocieristica ad Alghero e il porto mostra tutti i suoi limiti con lavori non ultimati da anni e scarsa programmazione
ALGHERO - Il numero delle navi che scaleranno Alghero nel corso della stagione estiva, seppure rilevante, se rapportato agli arrivi in porti analoghi ad Alghero, non esprime le reali potenzialità della nostra destinazione ed è sicuramente inferiore agli arrivi registrati negli anni passati. E' la constatazione di Gianmichele Oliva, da anni nel campo del turismo, che evidenzia tutte le carenze della struttura portuale algherese per accagliare le navi da crociera.
«Purtroppo alle carenze di programmazione promozione e pubblicità per Alghero, si aggiunge il notevole ritardo nel completare e rendere agibile la struttura portuale - sottolinea - infatti la banchina realizzata sul molo di sottoflutto, lunga oltre 250 metri e larga 18, non è stata ancora collaudata e riconsegnata al demanio, nè è stato fatto niente per reperire i fondi neccessari per l'escavo al fine di portare lo specchio acqueo prospiciente ad una quota negativa sufficiente all'accosto di navi da crociera di piccola e media stazza».
Oliva precisa come delle
21 navi che giungeranno ad Alghero nel corso di questa stagione, ve ne siano ben 8 che avrebbero potuto agevolmente ormeggiare alla banchina del molo di sottoflutto se fosse stata pienamente operativa. «Sono presenti sul mercato un grande numero di vettori di crociera che dispongono di navi piccole e medie, generalmente destinate alla clientela più ricca e selezionata, alla ricerca di nuove destinazioni e porti poco costosi».
Il Porto di Alghero, se completato potrebbe inserirsi autorevolmente in questi circuiti, infatti sono pochi i porti che possono vantare una valenza turistica importante come Alghero: il porto inserito in un contesto storico, architettonico, culturale che non ha eguali, un'organizzazione mercantile, alberghiera e della ristorazione di tutto rispetto, dintorni eccezionali, un vicino aeroporto internazionale ed una struttura sanitaria valida.
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