Da Fertilia fino alle Bombarde, non si placa l´epidemia dello xilofago nelle pinete di Alghero. Mentre in Regione è stato accordato il piano per salvare le quercie da sughero, nessun intervento per i pini catalani nonostante le sollecitazioni del presidente del parco di Porto Conte
ALGHERO – Mentre in Regione è stato accordato il finanziamento di 1 milione e 200mila euro per un piano finalizzato al contrasto dei lepidotteri litofagi, parassiti killer della quercia da sughero; nessun intervento è stato predisposto per debellare l’insetto xilofago, presente nelle pinete della zona circostante Alghero. Da Fertilia fino alle Bombarde, i pini soffrono e rischiano un indebolimento irreversibile. L’insetto, infatti, agisce all’interno del tronco e lo svuota facendolo morire. Il problema è noto già da tempo ma a tutt’oggi non è stato affrontato dall’Agenzia Laore, ente titolare delle pinete.
Il presidente dell’Azienda Parco di Porto Conte, Antonello Usai, ha chiesto da mesi un’operazione urgente di bonifica al fine di evitare il disboscamento di tutta l’area verde coinvolta dall’epidemia. In una lettera datata febbraio 2008 e indirizzata agli assessorati regionali all'Agricoltura e alla Difesa dell'Ambiente, Usai ha lanciato l'allarme per la sempre più consistente moria di alberi nelle pinete dell'Arenosu e Fighera. Una parassitosi che ha già causato la morte di centinaia di alberi di pino.
L’interessamento da parte dell’Ente Parco rientra tra i compiti istituzionali di tutela e conservazione degli ecosistemi presenti all'interno dell'area protetta. Tuttavia, non trattandosi di terreni rientranti nella sua proprietà, ha messo in atto un intervento mediato verso gli uffici competenti del Comune e della Regione. Inoltre, il responsabile del Parco si era detto più volte disponibile ad un progetto di riqualificazione partecipata verso tutto il patrimonio boschivo presente nell’area compresa tra Monte Doglia e la Laguna del Calich. Una ricchezza naturale che diventerà solo un ricordo se non si interverrà al più presto.
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