«Quella concessione è costata lacrime, sangue, sudore ed impegno». Elias Vacca, alla paventata ipotesi di revoca della concessione totale dell´aeroporto catalano, parla di "trascuratezza" e "cattivi comportamenti"
ALGHERO - «Quella concessione è costata lacrime, sangue, sudore ed impegno a me ed al mio collega deputato Antonio Attili. Abbiamo pregato, pressato, seccato, pedinato l'allora ministro dei trasporti Bianchi per accelerare l'iter concessorio, in modo che la società di gestione avesse la tranquillità necessaria (quarantennale) per poter programmare un futuro di rafforzamento e di crescita per la nostra aerostazione.
Abbiamo ottenuto la concessione, cioè abbiamo portato a casa un risultato. Poi una raffica di cattive notizie e peggiori comportamenti».
E' il primo commento dell'ex deputato algherese Elias Vacca, che dalle pagine di
Alguer.it chiama in causa il Comune di Alghero e il deputato locale in carica (Paolo Vella, per chi non si ricordasse), convinto che l'aeroporto sia una delle poche ciambelle di salvataggio per il territorio e per la città di Alghero in particolare.
«Il Comune di Alghero non ricapitalizza e perde peso nella gestione, ma ci siamo sorbiti le sparate sulla stampa del sindaco sulla centralità dell'aeroporto nello sviluppo economico della città - attacca Vacca - la Provincia di Sassari non ricapitalizza, lo fa solo il Comune di Sassari, e poi ci lamentiamo se cambieranno il nome all'aeroporto».
«Ora si paventa perfino la revoca della concessione così faticosamente ottenuta - sottolinea l'avvocato algherese - se accadesse non si potrà programmare nulla e diventeremo uno scalo di serie C buono solo per rotte minori, qualche charter, un fallimento totale. Se non si fosse capito ci stiamo giocando l'aeroporto». Tutto il lavoro svolto a beneficio della città e del territorio va in fumo per trascuratezza, quando non anche per volontà precisa, conclude Elias Vacca.
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