La seduta del Consiglio riprenderà domani. Perplessità assortite sul progetto da parte dell’Opposizione
ALGHERO - Porto al centro del dibattito in Consiglio Comunale. A Palazzo Civico si è infatti iniziato a discutere l’approvazione dei criteri informatori del progetto riguardanti il Piano Particolareggiato del Porto di Alghero. Ad illustrare le opere, è stato chiamato l’ingegner Paolo Ritossa, che ha spiegato i vari interventi dopo l’apertura dell’argomento a cura dell’assessore all’Urbanistica Maurizio Pirisi.
Il professionista ha sottolineato come Alghero ha un’anomalia rispetto al resto del panorama portuale sardo, visto il numero non differente di barche tra la stagione estiva e la bassa stagione». Ritossa ha quindi spiegato le linee d’azione del progetto, «tendenze su cui aspettiamo le reazioni dell’Amministrazione Comunale, che in parte ci conforterà ed in parte ci farà capire dove bisogna andare ad approfondire. Poi, ci sarà ancora bisogno di nuovi studi e nuovi incontri». Tra gli studi già previsti, quello per analizzare la possibile incidenza dei lavori sulle spiagge a nord del porto, anche se il gruppo di studio è sicuro che non influirà in nessun modo. L’obbiettivo è di fare di quello algherese, un porto moderno, al passo col Mediterraneo, con una serie di servizi offerti, in seguito ad una ricerca attenta su tutte le necessità dei diportisti.
Perplessità assortite da parte dei consiglieri che compongono l’Opposizione e che puntano il dito soprattutto sull’impatto ambientale dei vari interventi in programma. Enrico Daga sottolinea come, «se saremo bravi, il porto sarà uno strumento di sviluppo più per le nuove generazioni, che per noi». Il consigliere del Pd insiste sul fatto che quello algherese sia un porto a vocazione turistica e non commerciale. «Prima di costruire una nuova darsena – consiglia – bisognerebbe mettere mano alla vecchia, con un dragaggio che permetta l’ingresso di qualche grossa nave». Consiglia un’analisi di impatto ambientale. «Con la nuova darsena, andremo ad impedire l’utilizzo di una porzione di spiaggia. Non voglio essere ricordato come l’amministratore che ha permesso lo scempio della città». L’Opposizione non è d’accordo neanche sull’insediamento dei servizi a ridosso della banchina. «Dobbiamo costruire un’impalcatura di servizi, senza far abdicare i commercianti preesistenti in città», ha concluso Daga, che vedrebbe nel progetto la centralità di una struttura come l’ex monastero di Santa Chiara.
Sulla stessa linea l’intervento del compagno di partito Angelo Piras, che ha sottolineato come il porto di Alghero non sia un’appendice della città, come succede in altri posti, bensì parte integrante del Centro Storico. «Se il sindaco considera il Centro Storico lo scrigno di Alghero, lo è anche il porto. Non vorremmo che un contenitore di gioielli (lo scrigno appunto) diventasse un contenitore di bigiotteria». Piras contrario alla «famigerata darsena, che distruggerà un tratto di arenile. Si vuole costruire una spiaggia in città e poi se ne distrugge una già esistente, con possibili danni ambientali». Inoltre, il consigliere del Pd sottolinea l’eccessiva altezza delle palazzine di carenaggio, che inibirebbero la vista del panorama. Stessa situazione per le latre costruzioni parallele alla Passeggiata Bousquet.
«Ora, il Porto di Alghero può essere definito come un immenso garage galleggiante. Infatti, oltre ad ormeggiare l’imbarcazione, fare rifornimento di acqua, carburante ed eseguire alcuni piccoli lavori di rimessaggio, non offre altri servizi». Questo lo stato attuale secondo Antonio Balzani, che ha proposto la sua ricetta per “un porto con la P maiuscola”: «Servizi di pronto intervento meccanici, elettrici, lavori di falegnameria, lavori di carpenteria metallica; conferimento oli esausti, acqua di sentina e batterie; alaggio delle grandi imbarcazione con i Travi-lift; ufficio informazioni turistiche; bar, ristoranti, alimentari; servizi igienici; noleggio imbarcazioni, auto, moto, biciclette». Secondo il giovane consigliere, il nuovo Piano ridarebbe omogeneità all’interno dell’area portuale, sia a terra che a mare, senza sottovalutare «la realizzazione di circa duemila posti auto, di cui ottocento per i diportisti e i restanti milleduecento per la cittadinanza». Inoltre, il nuovo piano «consentirà al porto di aumentare i traffici marittimi e di conseguenza un sostanziale incremento economico nei settori turistico e nautico. Una volta completate le opere previste, ne sono sicuro, il Porto produrrà nel nostro territorio, quelle forti ricadute economiche, oggi assenti, così come fa il nostro aeroporto».
La seduta, sospesa attorno alle ore 21.30, riprenderà giovedì. Nella riunione di domani dovrebbe arrivare al voto dei consiglieri.
Nella foto: Un momento della riunione di ieri
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