Il Piano Regionale dei Trasporti nella stesura definitiva non contemplerà l’inserimento di Alghero nell’Autorità di Olbia. «Scelta illogica quella di Tedde»
ALGHERO - «Delegare l’Autorità di Olbia e Golfo Aranci alla gestione del Porto vorrebbe dire, per il comune di Alghero, abdicare alle proprie responsabilità e ai propri doveri». Spaccatura, dopo la ferma presa di posizione del sindaco
Tedde in merito all'adesione all'Autorità Portuale di Olbia Golfo Aranci, con l'onorevole Mario Bruno. Al di là delle polemiche e delle provocazioni del Sindaco davvero poco opportune, è veramente illogico inserire il Porto di Alghero nell’Authority gallurese, sostiene Bruno. «Il nostro è un approdo a specializzazione turistica che solo per un ingiustificabile errore potrebbe essere inserito nella giurisdizione dell’Autorità portuale di Olbia, nata per gestire traffico merci e non per governare posti barca». Il Piano Regionale dei Trasporti, non ancora approvato, che strumentalmente Marco Tedde usa come paravento delle proprie scelte, nella stesura definitiva non contemplerà l’inserimento di Alghero nell’Autorità di Olbia, come erroneamente riportato nello schema preliminare, che non ha alcun valore di legge, puntualizza l'onorevole. «Da lunedì sarà chiarito ogni equivoco: nelle province (il 14 a Sassari) cominceranno le assemblee di copianificazione ed entro luglio sarà definitivamente approvato lo strumento programmatorio regionale». Tra l’altro Alghero è un porto di categoria II, classe III e pertanto resterebbero alla Regione, ai sensi della legge 84/94, le funzioni amministrative concernenti le opere marittime, anche se per assurdo l’approdo algherese dovesse essere ricompreso nell’autorità portuale. La procedura per l’adesione, inoltre, prevede la delibera del Consiglio Comunale, quella dell’Autorità Portuale e il decreto del Ministro dei Trasporti che, in ogni caso, è tenuto a chiedere un parere obbligatorio e vincolante alla Regione. «Stupisce che il primo cittadino cerchi poi di argomentare le proprie ragioni con il presunto sostegno alla sua tesi del Presidente della Regione, il quale – mi risulta, continua Bruno - ha chiesto al Comune di gestire in proprio il Porto e di ricercare la soluzione migliore per gli algheresi. Che altro poteva dire? Forse sostituirsi al Sindaco? Tedde si adoperi per un’intesa con la Regione: troverà disponibilità al dialogo e alla ricerca di soluzioni condivise che consentano di superare le attuali disfunzioni, garantendo alla città un ruolo guida nella gestione del porto, certamente superiore a quello meramente consultivo che avrebbe nel comitato territoriale dell’autorità gallurese». Insomma, una terza via è possibile.
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