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Antonio Burruni 26 giugno 2008 video
Addio Regione, Tedde sceglie l´Autorità Portuale
«O si sta con la Regione o con l’Autorità Portuale del Nord Sardegna». Marco Tedde dice basta con la gestione regionale dissennata e priva di prospettive


ALGHERO - «Basta con la gestione dissennata e priva di prospettiva da parte della Regione». Questa la parola d’ordine lanciata dal sindaco Marco Tedde nella conferenza di questa mattina nelle sale comunali di Via Sant’Anna. Ma il primo cittadino algherese non se la prende con la politica di un’Amministrazione Regionale «che potrebbe essere indistintamente di sinistra o destra», ma da «funzionari che attendono alle pratiche, analizzando le concessioni senza pensare alle conseguenze. Devono semplicemente liberare la scrivania dalle richieste». Tedde, accompagnato dagli assessori Maria Grazia Salaris, Michele Pais, Maurizio Pirisi, Mario Conoci, Gianfranco Becciu, Giuseppe Sanna e Gianni Spano, ha analizzato la situazione del locale porto, spiegando modalità e vantaggi dell’ingresso di Alghero nell’Autorità Portuale del Nord Sardegna. «Non esiste una terza via per la gestione del porto. O si sta con la Regione o con l’Autorità Portuale del Nord Sardegna» ha spiegato Tedde. Per lui è necessario sgombrare il campo dagli equivoci sorti sull’argomento porto e sulla proposta d’ingresso nell’Autorità Portuale. «Non c’è un dettato normativo che consenta al Comune di ottenere la gestione del porto, per cui trovo sbagliato oggi, fare ipotesi di questo tipo, peraltro strumentali, su un eventualità che non esiste. Per troppo tempo abbiamo assistito alla gestione retta solo dalla buona volontà degli operatori, ma si è trattato di una gestione statica e non dinamica, di una gestione che, per l’assenza di una cabina di regia, non ha una visione strategica del porto». Viene sottolineata la confusione sulla proposta di adesione di Alghero all’Autorità Portuale, dettata prevalentemente dalla scarsa conoscenza dell’argomento e delle funzioni svolgibili dall’Autorità. Ma anche tanta disinformazione distribuita a piene mani tra gli operatori portuali dai politici della sinistra «da qualche rappresentante che, in vista delle prossime Regionali, cavalca la paura per acquisire consenso.

Il porto in mano ai galluresi? Niente di più falso – spiega il sindaco – il porto di Alghero è degli algheresi e resta agli algheresi. Ed è proprio aderendo all’Autorità Portuale che il Comune può avere, finalmente, il giusto ruolo. Il ruolo si decide in autonomia sulle scelte da adottare nel proprio porto». Diversi gli esempi: il Luna Park che arriva in città nonostante il parere contrario del Comune, e così altre installazioni che richiedono la concessione alla Regione. «La Regione non ha assolutamente il polso della situazione – chiarisce Tedde – ma questo è anche comprensibile, perché non ha spirito imprenditoriale. Ed è per questo che proprio la Giunta Regionale, nel Piano dei Trasporti, ha previsto le due autorità portuali, che sono Enti che governano in modo manageriale i porti». Marco Tedde ha poi smentito che la Regione abbia provato a far cambiare idea sull’ipotesi di adesione all’Autorità Portuale del Nord Sardegna. «Proprio Soru ci ha consigliato di fare come riteniamo che sia meglio per il porto di Alghero, smentendo chi sostiene che abbia intimato di recedere dai propositi di adesione all’autorità portuale. Lui, come me, ha a cuore lo sviluppo del porto di Alghero ed ha, come me, una visione strategica che va aldilà della difesa delle piccole posizioni, della difesa del proprio orticello». Per il sindaco la realtà attuale del porto è impietosa: «il nostro porto, tra i più belli del Mediterraneo, incastonato nel Centro Storico, potrebbe sviluppare potenzialità enormi, creare sviluppo, ricchezza ed occupazione, nel settore della nautica, dei servizi, dell’artigianato, della pesca, mentre oggi, offre solo il 10percento delle sue potenzialità con pochissime ricadute sul tessuto economico e sociale della città». L’esigenza è “fare sistema”. «Le due autorità portuali – spiega ancora – sono state create apposta, proprio dalla Regione, per fare sistema nella programmazione dello sviluppo dei porti. Ed Alghero vuole andare in questa direzione, salvaguardando comunque i diritti dei pescatori, dei club e delle associazioni, dei piccoli dipartisti, composti in prevalenza da pensionati ed operai, a cui l’ingresso nell’autorità portuale non causerà nessun danno». La presunta mancata illustrazione del Piano Particolareggiato del Porto ai cittadini è, per il primo cittadino algherese, un’altra strumentalizzazione sul tema. «Le linee guida sono state presentate in un convegno pubblico – ricorda Tedde – e sono stati anche raccolti pareri e suggerimenti che, puntualmente, sono stati girati ai progettisti». Intanto, è imminente la chiusura della fase progettuale del Piano Particolareggiato, ma ritorna attuale il fatto che il Comune non sa ancora chi dovrà approvarlo. «Da anni, Regione e Capitaneria si rimpallano le responsabilità, mentre la città ha necessità urgente di approvare il Piano. Con l’ingresso nell’Autorità Portuale, il Piano Particolareggiato potrebbe essere approvato immediatamente. Qui ad Alghero, dagli algheresi, e poi a livello superiore».

Nella foto un momento della conferenza stampa di questa mattina a Sant'Anna
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