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Antonio Burruni 1 maggio 2008 video
Consiglio, Autorità Portuale in alto mare
Il Consiglio Comunale non vota l’adesione alla circoscrizione territoriale di Olbia e Golfo Aranci e rinvia le decisioni ad una successiva seduta. Prevista per sabato la Conferenza dei capigruppo


ALGHERO – Fumata nera ieri in Consiglio Comunale per quanto riguarda l’adesione di Alghero alla circoscrizione territoriale dell’Autorità Portuale di Olbia e Golfo Aranci. Come spiegato in aula dall’assessore Maurizio Pirisi, questa è una delle due Ap esistenti in Sardegna. L’argomento ha monopolizzato la seduta consiliare, ma non si è giunti ad una soluzione. Chiaro il pensiero dell’Opposizione, riassunto da un lungo ed articolato doppio intervento di Gavino Scala. Il decano dei consiglieri di Centrosinistra. «Si tratta di un unico Ente gestore che dovrà operare in regime di uguaglianza, senza privilegio alcuno ed in totale sinergia con il nostro Comune. Noi –ha spiegato Scala – non siamo in grado di sapere che benefici può causare l’ingresso nell’Autorità Portuale. Non basta sostenere che non ci sarà più una pluralità di referenti, ma un unico gestore, che sicuramente risolve molti problemi, ma si tratta di una componente che concorre per lo sviluppo dell’attività portuale, ma non è un elemento determinate. Non siamo d’accordo quando si sostiene che l’integrazione del Porto di Alghero nel sistema logistico in oggetto, rappresenta un’opportunità per risolvere le carenze che hanno limitato lo sviluppo delle attività portuali. Siamo invece del parere che solamente un Piano Regolatore del Porto, che garantisca la fornitura di servizi, di attività economiche in grado di soddisfare tutte le esigenze nelle fasi di imbarco e sbarco, può definitivamente e realmente creare le condizioni perché questo strumento diventi fonte di sviluppo ed occupazione per tutto il territorio. In questo contesto – ha proseguito Gavino Scala – si deve sviluppare lo strumento di gestione, appropriandoci cioè del nostro ruolo di governo delle potenzialità del territorio. Però dobbiamo anche dire che siamo d’accordo nel sostenere che oggi, i Porti non possono ragionare esclusivamente in maniera autonoma. E’ necessario costruire un sistema sinergico territoriale nel quale il nostro Porto sia attore principale». Scala, dopo aver ricordato l’importanza del Porto nell’economia algherese, con la potenzialità di centinaia di posti di lavoro, dopo aver consigliato al sindaco di investire sul porto e dopo aver chiesto notizie sul Consorzio al quale il Comune partecipa monetariamente («non si è ancora capito che mansioni abbia») ha proseguito, sottolineando come l’Opposizione non sia contraria a mettere ordine, ma contraria a delegare ad altri come mettere ordine nel Porto di Alghero, dando «il Porto in mano ai galluresi». A chi prendeva come esempio la decisione del porto di Porto Torres, Scala ha ricordato come, non avendo altri requisiti, Porto Torres sia stata costretta a fare determinate scelte per non fare la fine di Trapani. Sulla stessa linea Gianni Cherchi che, dopo aver spiegato come non sia completamente vero che con l’Autorità Portuale il Comune di Alghero avrà voce in capitolo. «Parlando di area portuale – ha spiegato – dovremmo allargare la discussione, investendo le categorie produttive, i club, le associazioni, di responsabilità per lavorare e per migliorare il porto. Siamo noi – ha proseguito Cherchi – che dobbiamo avere la forza per far si che si aprano canali finanziari». In chiusura, il rappresentante dell’Italia dei Valori ha sottolineato la disparità di trattamento tra i diversi club nautici, con alcuni bloccati mentre altri possono costruire ed allargarsi a piacimento. «Urge un nuovo Piano Regolatore del Porto». A chi richiedeva un Consiglio aperto ai cittadini sull’argomento, il sindaco Tedde ha risposto in maniera netta. «Non c’è bisogno di aprire la discussione in città, quando non si vuole decidere o si vuole rimandare tutto alle calende greche. Il Consiglio Comunale di deve prendere le proprie responsabilità – ha chiarito – non abbiamo potere di legiferare, ma abbiamo potere di decidere sul futuro dell’area portuale. E’ tragico – ha sottolineato – che un’Amministrazione Comunale non possa decidere sul futuro dell’area portuale. Per esempio, non possiamo dire no ad una giostra che porta via 200-250 parcheggi. L’Autorità Portuale è di fatto una conferenza di servizi permanente, con tutte le autorità presenti e con la possibilità di parola sulla conduzione. Non si può liquidare il tutto con un “Ci stiamo abbandonando in mano alla Gallura”». In chiusura, il presidente del Consiglio Comunale Antonello Muroni ha convocato per sabato 3 maggio, alle ore .30, negli uffici comunali di Via Sant’Anna, una Conferenza dei capigruppo, per discutere il punto in esame. La discussione in aula riprenderà lunedì 5 alle ore 17.
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