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A.B. 4 novembre 2015
Orrù e Tedde contro Pd e Pigliaru
«Dai consiglieri sassaresi del Pd semaforo verde a Pigliaru su riforma Erriu», allerta il consigliere regionale del Psd´Az. «Pigliaru condanna Sassari ed il nord Sardegna a trent´anni di marginalità politica ed economica», rilancia il vicecapogruppo regionale di Forza Italia


SASSARI – Proseguono i commenti politici sul viatico intrapreso dalla Giunta Pigliaru in materia di riforma degli enti locali, con l'idea della Città metropolitana inserita nella riforma Erriu, che andrebbe a premiare il territorio cagliaritano a discapito di quello del nord dell'Isola. Con buona pace dei consiglieri regionali sassaresi del Pd che, stando a quanto spiegato dal consigliere regionale di Psd'Az Marcello Orrù, hanno concluso il loro confronto col presidente Pigliaru «con la classica formula del "volemosi bene": la battaglia più importante per il territorio sassarese si conclude con una grave ritirata da parte di coloro che sono stati eletti in consiglio regionale per difendere e tutelare il nostro territorio».

«Sono convinto – prosegue il sardista - che la battaglia politica sulla riforma cagliaricentrica e centralista voluta da Pigliaru ed Erriu sia appena agli inizi e nessun compromesso sia ad oggi ravvisabile nelle proposte della Giunta: con il sindaco di Sassari Sanna mi sono trovato spesso in disaccordo su tante tematiche ma oggi come oggi ritengo che stia portando avanti, insieme ai sindaci, la giusta battaglia verso una riforma degli enti locali iniqua e discriminatoria nei confronti del Nord Sardegna. Il riconoscimento dello status di città metropolitana a Cagliari rappresenta un duro affronto per il futuro di Sassari e del nord Sardegna e i consiglieri regionali sassaresi del Pd avrebbero dovuto chiedere a Pigliaru di ritirare la proposta di Cagliari città metropolitana, condizione essenziale per poter dialogare sul merito della proposta di riforma e mirare ad avere un testo finale più equilibrato. Sassari e il Nord Sardegna meritano maggiore attenzione e dignità da una riforma che cambierà le sorti della nostra Regione. Invece finisce tutto a tarallucci e vino, i consiglieri regionali sassaresi del Pd danno il semaforo verde a Pigliaru: Cagliari avrà lo status di città metropolitana e viene inferto un colpo senza precedenti al Sassarese e a tutto il nord Sardegna».

Sulla stessa lunghezza d'onda anche il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Tedde, che sottolinea come ieri (martedì), il gruppo consiliare del Pd abbia recitato il “De profundis” delle aspirazioni del Sassarese «di poter avere quel motore di sviluppo che va sotto il nome di città metropolitana. Ciò accadeva paradossalmente mentre a Sassari, in un'affollatissima assemblea pubblica, si discuteva parallelamente della necessità che nel disegno di legge di riorganizzazione del sistema degli enti locali si prevedesse la città metropolitana anche per Sassari e il suo territorio. Quella riforma contrabbandata come partecipata, condivisa e coerente con le esigenze dei territori – sottolinea l'ex sindaco di Alghero - s’è rivelata un solenne sberleffo a Sassari fatto con un “patto a tre”. A nulla pare siano servite le istanze dei sindaci della Provincia, così come inascoltate sono state le voci che a più riprese si sono levate a difesa di un trattamento simmetrico e paritario del Capo di sopra con quello di sotto. E questo accade paradossalmente in un momento in cui la politica del Sassarese esprime una considerevole forza con presidente della Regione, presidente del Consiglio e tanti consiglieri regionali. Un errore da matita blu, quello del professor Pigliaru, che relega Sassari e il suo territorio ad una sorte di marginalità per almeno un trentennio. Una brutta responsabilità di Pigliaru, di Erriu e di tutti i consiglieri regionali che stanno avallando questo progetto che rischia di provocare la “Caporetto” economica e sociale del nord ovest della Sardegna. Questa riforma pasticciata, in forte odore di incostituzionalità, che salta a piè pari la legge Delrio, troverà in Consiglio Regionale la forte opposizione di Forza Italia», ha concluso l’esponente azzurro.



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