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A.B.
31 ottobre 2015
Legambiente: «sorprendenti allarmismi su Budelli»
«Budelli rimane tutelata con estremo rigore a prescindere di chi sia la proprietà dell´isola», dichiarano i vertici dell´associazione ambientale

LA MADDALENA - «Sorprendono le tante e inutili polemiche nate intorno alle prospettive dell’isola di Budelli, che rimane privata sì, ma come lo è stata negli ultimi decenni e risulta tutelata con rigore sia dalla normativa vigente che ancora di più dal Piano in corso di redazione, stando alle dichiarazioni del direttore del Parco e alle recenti deliberazioni del Consiglio Direttivo. C’è dunque un Piano del Parco in itinere, cui è deputato il compito di graduare i livelli di tutela su tutto il territorio dell’arcipelago», dichiarano Vincenzo Tiana e Antonio Nicoletti, rispettivamente presidente regionale e responsabile aree protette e biodiversita di Legambiente.
Dopo cinque anni dall’avvio della procedura di redazione del Piano e a venti anni dall’istituzione del Parco, proseguono, «questo è un momento di estremo impegno e di delicata valutazione in cui tutti gli sforzi devono essere diretti alla messa a punto di un Piano efficace per la tutela del territorio parco e alla comprensione profonda dei suoi dispositivi, per evitare allarmismi che non possono che fare danno a un processo non privo di difficoltà. In questo frangente, desta perplessità l’iniziativa del Ministero dell’Ambiente di promuovere un incontro presso gli uffici dello stesso Ministero tra la nuova proprietà dell’isola di Budelli e i dirigenti del Parco Nazionale: incontro che, se corrispondesse a quanto riportato dalla stampa, sarebbe stato inopportuno nella forma, perché si inserisce nella fase di redazione dello strumento di pianificazione del Parco nazionale, ma sarebbe sbagliato anche nella sostanza, perché i proprietari hanno presentato i loro progetti, seppur di massima, precorrendo i tempi della pianificazione che non contempla e non contemplerà nessun intervento per Budelli».
Stando a quanto spiegato dai rappresentanti di Legambiente, rimane un fatto: «il Piano del Parco, e non i proclami a mezzo stampa o gli incontri estemporanei, è la cifra con cui dovranno misurarsi le proposte del privato, di qualsiasi natura siano. Il privato ha sempre saputo che Budelli è assoggettata ad una rigorosa normativa di tutela, e così continuerà ad essere. Legambiente è pronta a svolgere il proprio ruolo quando il Piano sarà noto nella sua complessità e completezza, perché si dimostri adeguato alla propria funzione».
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