Domani 31 luglio si riparte dalle Grotte con la favolosa Cristina Zavalloni. All’Acquario, Andrea Angiolini ci propone la sua rilettura di Tommy Flanagan, mentre la sera del teatro è per Billie Holiday e Frank Sinatra: Cheek to Cheek, con gli arrangiamenti del maestro Antonio Ciacca, CGJ Collective e le voci di Sweet Lu e Alice Ricciardi
CALA GONONE - Inizio in sordina per il Cala Gonone Jazz Festival, sebbene la squisita compagnia e il piacevole intervento del giornalista e scrittore Ottavio Olita -insieme all’entusiasta presidente dell’associazione Intermezzo Nuoro, Giuseppe Giordano- siano stati rimarchevoli e acclamati. Olita si è detto soddisfatto e compiaciuto, ringraziando il sostegno di un caloroso e interessato pubblico, una schiera di astanti attenti a quelle che devono essere considerate questioni storiche e culturali inderogabili. In un inizio di serata dedito all’analisi dialogica, arriva il turno di osservare e ascoltare una Vivian Maier troppo a lungo celata dietro di un obiettivo curioso e sagace, una donna mostratasi solo nelle superfici riflettenti e inappaganti, arriva nel suo ritratto più vivido al Teatro di Gonone.
Oggi 30 luglio, è iniziata l’alba musicale del festival con gli istrionici maestri Giordano e Scaccia in un tributo alla incomparabile bellezza naturalistica delle grotte e al suo singolare ambiente sonoro. Alle 19, Paolo Carrus e il suo trio saranno all’Acquario dove alla contemplazione uditiva si aggiunge quella delle specialità casearie e vinicole locali. Il trio composto dal pianista Carrus, Massimo Tore al contrabbasso e Roberto Migoni alla batteria, è intento nel percorrere i mondi sonori costituenti del jazz contemporaneo e nuove interpretazioni della classica. Con brani originali scritti da Carrus, il repertorio gode delle ispirazioni soul jazz e blues con arrangiamenti volti a esaltare i virtuosismi di ogni componente in una comunicazione universale della potenza unificante dello swing come leitmotiv.
La giornata si concluderà alle 22 a Teatro, con Romeo Scaccia e il progetto Hot Piano Jazz finestra sulla storia del jazz dagli anni ’20 sino al contemporaneo con un omaggio agli artisti che hanno scritto la storia tra cui Billie Holiday e Frank Sinatra, la cui musa aleggia in quest’edizione del festival e in cui il concerto di Scaccia si colloca come primo dedicato a queste figure fondanti di un genere in continua evoluzione. Dunque un cammino lungo quasi cent’anni rappresentato in una raffinata sintesi con protagonisti il ritmo e l’improvvisazione. Domani 31 luglio si riparte dalle Grotte con la favolosa Cristina Zavalloni. All’Acquario, Andrea Angiolini ci propone la sua rilettura di Tommy Flanagan, mentre la sera del teatro è per Billie Holiday e Frank Sinatra: Cheek to Cheek, con gli arrangiamenti del maestro Antonio Ciacca, CGJ Collective e le voci di Sweet Lu e Alice Ricciardi.
Nella foto (di Agostino Mela): Paolo Carrus
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