Firmato un nuovo accordo che parte dal progetto formativo per riqualificare 300 lavoratori (oltre agli ex Ila sono compresi l’indotto dell’Eurallumina ed alcune delle situazioni più critiche del Sulcis Iglesiente) e allineare le loro competenze in funzione del reinserimento lavorativo nell’ambito dei cantieri del Piano Sulcis
CAGLIARI - Un nuovo accordo che parte dal progetto formativo per riqualificare 300 lavoratori (oltre agli ex Ila sono compresi l’indotto dell’Eurallumina ed alcune delle situazioni più critiche del Sulcis Iglesiente) ed allineare le loro competenze in funzione del reinserimento lavorativo nell’ambito dei cantieri del Piano Sulcis. È questo l’intervento che l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura ha illustrato stamattina (venerdì), alle rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil, alla presenza dell’assessore regionale all’Industria Maria Grazia Piras (che ha accolto la richiesta di convocare l’imprenditore che ha acquisito il sito ex Ila), del coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi (che ha illustrato lo stato di attuazione del Piano) e dell’amministratore delegato dell’Insar-Iniziative Sardegna Spa.
Il progetto attua ed addirittura amplia l’accordo raggiunto il 19 giugno, in base al quale l’Assessorato Regionale del Lavoro si era impegnato ad individuare una soluzione per i sessanta lavoratori dell’ex Ila, fuoriusciti dalla mobilità ordinaria, nella prospettiva di reimpiego in vista dell’avvio del nuovo cantiere degli impianti della società Eurallumina, che partirà a gennaio 2016. Per il cantiere sono richiesti edili, carpentieri e manutentori, tubisti, elettrostrumentisti e saldatori. I corsi dovranno svolgersi nell’arco di quattro mesi, a partire da settembre, per un monte ore che può variare dalle 400 alle 800 complessive, con lezioni teoriche e pratiche.
«I lavoratori potranno accedere ad un percorso di formazione per l’adeguamento delle competenze – ha dichiarato l’assessore Mura – e i corsi saranno strutturati tenendo conto della profilazione e dell’adesione di ciascun lavoratore, in base alle conoscenze maturate e alle qualifiche già in possesso. Il cantiere di Eurallumina rappresenta un’opportunità di reimpiego molto importante ma è necessario formare i lavoratori in funzione delle mansioni che dovranno svolgere, per garantire loro una collocazione adeguata e assicurare un sostegno al reddito. La prima risposta alla crisi occupazionale del Sulcis e della Sardegna è, infatti, la riqualificazione della manodopera, indispensabile per accorciare la distanza da un mercato del lavoro in continua evoluzione», ha concluso Virginia Mura.
Nella foto: l'assessore regionale Virginia Mura
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