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A.B. 17 giugno 2015
Opere pubbliche: firmato il mutuo da 700 mln
La firma del contratto per il mutuo da 700milioni di euro tra il direttore del Servizio Credito dell´Assessorato della Programmazione Vanessa Atzori ed il responsabile dell´Ufficio relazioni e sviluppo commerciale della Cassa Depositi e Prestiti Gianluca Manca


CAGLIARI - È stato firmato questa mattina dal direttore del Servizio Credito dell'Assessorato della Programmazione Evanessa Atzori e dal responsabile dell'Ufficio relazioni e sviluppo commerciale della Cassa Depositi e Prestiti Gianluca Manca il mutuo da 700milioni di euro contratto dalla Regione Autonoma della Sardegna per la realizzazione di opere e infrastrutture. Le risorse saranno così suddivise: 52milioni all'Edilizia scolastica e universitaria, 41 per altri interventi di edilizia, 190 per Difesa del suolo ed assetto idrogeologico, 134 al Sistema Idrico, 157 alla Viabilità, 26 per la Portualità, 22 per l'Infrastrutturazione industriale, 40 andranno al Fondo di rotazione per le opere nei Comuni e, infine, 38milioni alla realizzazione di altri interventi.

La scadenza è fissata al 31 dicembre 2043, perché i venti anni di ammortamento partono allo scadere degli otto di “tiraggio”. Il tasso d'interesse, ad oggi, è del 3,06percento, calcolato sullo spread unico al 2percento ed il Tasso di finanziamento equivalente all'1,06percento. Sono previste più erogazioni, per un importo massimo di 150milioni all'anno, le somme non utilizzate potranno essere erogate negli anni successivi e l'importo minimo di ognuna (32 al massimo, per esempio quattro trimestrali per otto anni) dev'essere di 10milioni. Gli interessi sono calcolati al tasso fisso o variabile determinato con le condizioni vigenti al momento di ciascuna domanda di erogazione. A oggi, si calcola che sui 700milioni ne saranno pagati 220 circa di interessi nell'arco di ventotto anni. «Quando la domanda interna è bassa e i tassi d'interesse sono minimi lo Stato si deve indebitare. Lo deve fare per far ripartire la domanda e dare una sferzata a un'economia completamente bloccata che ha bisogno di una spinta in più per rimettersi in moto - dichiara l'assessore regionale della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci - Negli Stati Uniti hanno fatto così all'inizio della crisi, noi lo facciamo oggi concretizzando le politiche keynesiane e mettendo in circolo 700milioni, intervenendo con decisione per far aprire cantieri che creeranno posti di lavoro: saranno mille nuove buste paga da subito, che significa ossigeno per mille famiglie che ricominciano a sperare e a spendere, contribuendo a loro volta a far girare l'economia con un meccanismo che, una volta innescato, si autoalimenta».

La partita vinta delle riserve erariali, cioè l'aver ottenuto da Roma che le tasse di scopo pagate in Sardegna restino nell'Isola e siano destinate all'abbattimento del debito pubblico regionale, consentirà inoltre di destinare 600milioni di euro fino al 2018 al risanamento delle casse regionali. Questo significa che il vecchio debito, contratto a condizioni sicuramente meno vantaggiose perché con tassi d'interesse molto più alti, verrà abbattuto e dunque che la rata per i sardi si abbassa notevolmente. È stato calcolato che con i primi 150milioni già stanziati per abbattere il debito pubblico, quest'anno se ne pagheranno ben 40 di interessi in meno. «In pochi mesi siamo riusciti a chiudere un'operazione molto importante per la Regione. Ci siamo riusciti, nonostante tutti gli scettici che provavano a remare contro, con un Piano infrastrutture già approvato e il coinvolgimento di tanti Assessorati, dai Lavori Pubblici all'Agricoltura fino agli Enti Locali e all'Industria - ricorda il vicepresidente della Regione - La cifra maggiore è destinata al dissesto idrogeologico, cioè alla messa in sicurezza dei nostri paesi, le nostre case, gli ospedali, il nostro territorio insomma. In più facciamo interventi importanti per le scuole, la portualità, le infrastrutture industriali che tanto servono alle imprese. Facciamo interventi per il viario, per ammodernare le nostre strade dove ci sono ancora troppi incidenti e poi sull'idrico e in agricoltura, per garantire alla Sardegna una dotazione di infrastrutture che le consenta di superare il gap storico che da sempre la affligge». Secondo Paci, la risposta della Sardegna ad un intervento pubblico così deciso sarà rapida e importante. «Ci stiamo indebitando poco e facendo molto per il territorio e i cittadini. La strada è quella giusta, abbiamo cominciato a percorrerla col Bando multilinea per le opere cantierabili e i primi risultati si vedono già - conclude l'esponente della Giunta Pigliaru - C'è una ripresa dell'occupazione ancora debole e che vogliamo rafforzare, ma i risultati delle nostre strategie sono già chiari».

Nella foto: il vicepresidente regionale Raffaele Paci
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