Si è chiusa ieri a Porto Torres la campagna elettorale dei sei candidati a sindaco a Porto Torres: le ultime ore per parlare pubblicamente poi è scattato il silenzio
PORTO TORRES - Si è chiusa ieri a Porto Torres la campagna elettorale dei sei candidati a sindaco a Porto Torres: le ultime ore per parlare pubblicamente poi, come di consueto, è scattato il silenzio che si protrarrà fino a lunedì quando la città avrà il nuovo sindaco o dovrà attendere il ballottaggio del 14 giugno. I comizi conclusivi di Gilda Usai e Luciano Mura si sono tenuti ieri in piazza Umberto I, lo stesso palco era stato scelto il giorno prima da Nicola Franca e martedì scorso dal candidato Sean Wheeler. Massimo Mulas ha preferito chiudere la campagna nella sua sede elettorale, il M5s ha privilegiato l’incontro diretto dei cittadini nei quartieri, mentre Costantino Ligas ha dedicato l’ultima serata alla ricerca dei voti organizzando un evento musicale.
Un mese tutto sommato tranquillo quello che si sta per chiudere: molto più rilassato il clima rispetto a cinque anni fa, nonostante comunque non siano mancate le schermaglie e gli scambi di accuse tra alcuni leader delle forze in campo. Nicola Franca il candidato di Casa Comune, giovedì aveva ribadito l’importanza del Parco dell’Asinara come bene dell’Unesco, la cui economia si deve basare sullo sfruttamento dei prodotti agricoli sardi e sulla valorizzazione dei borghi oltre che sulle attività ricettive come l’albergo diffuso.
Ad aprire le danze ieri in piazza del Comune alle ore 19, Gilda Usai Cermelli, candidato sindaco della lista “Gilda Sindaco” e unica donna in corsa per la fascia tricolore, «Siamo stanchi di logiche sterili di certi partiti, ora più di prima abbiamo bisogno di un governo autorevole per far ripartire le bonifiche ed attivare tutte le politiche sul lavoro di cui la città ha bisogno». Un’ora dopo è stato il turno di Luciano Mura (cinque liste a suo sostegno: Partito democratico, Centro democratico, Partito dei sardi, La Sinistra e Proposizione) che ha incassato l’endorsement di alcuni esponenti del Centro democratico, in particolare del Presidente e deputato Bruno Tabacci, e del senatore di Sel, Luciano Uras.
«Io non sono il futuro di questa città, sono il presente, lo strumento attraverso il quale è possibile costruire le condizioni per realizzare progetti per questa città attraverso la collaborazione con gli altri comuni, gli altri enti istituzionali. Un confronto necessario per sviluppare l’innovazione e la ricerca, il porto e la pesca, l’area archeologica e l’Asinara», ha detto Mura che ha poi incontrato i giovani presso il Parco di Balai, in occasione di un evento musicale con ospiti Pino e gli Anticorpi, che ha richiamato un pubblico numeroso. Nel pomeriggio Massimo Mulas, aveva incontrato i suoi sostenitori e i candidati delle tre liste a suo sostegno (Autonomia popolare. Ci Siamo e Parità per Porto Torres) presso la sede di via Colonia Romana, «Abbiamo scelto di chiudere qui per mantenere un livello differente di attenzione sulle cose proposte, senza esaltazione delle scenografie, ed entrare nel merito dell’idea di riuscire a ricostituire un gruppo che avesse la volontà di lavorare per la città».
All’insegna degli eventi musicali la chiusura di Ligas, il candidato sindaco della coalizione sardista e liste civiche che propone un programma puntando sul turismo e la valorizzazione del litorale. «Nei primi cento giorni di governo tracceremo le linee guida del Pul (Piano di utilizzo dei litorali) per creare servizi attesi ma non presenti nella nostra costa». Dalla mezzanotte di ieri, silenzio elettorale: stop a comizi ed incontri pubblici, così come previsto dalla legge. C'è da aspettarsi, però, che i vari protagonisti difficilmente attenderanno lunedì (lo spoglio inizierà domenica alle ore 23 dopo la chiusura dei seggi alle 22) senza dare alcun segnale: nel tempo di Facebook e dei new media, viene inesorabilmente fuori il limite di un divieto nato quando il mondo girava in maniera decisamente diversa.
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