«La proposta avanzata dal rappresentante di Sel in Commissione Riforme del Consiglio regionale della Sardegna, secondo cui i comuni dell’hinterland dovrebbero essere sciolti per creare un unico Comune di oltre 400 mila abitanti, deve essere respinta dagli amministratori locali». Cosi Massimo Carboni del Comitato ViviAssemini
ASSEMINI - «La proposta avanzata dal rappresentante di Sel in Commissione Riforme del Consiglio regionale della Sardegna, secondo cui i comuni dell’hinterland dovrebbero essere sciolti per creare un unico Comune di oltre 400 mila abitanti, deve essere respinta dagli amministratori locali». Cosi Massimo Carboni del Comitato ViviAssemini.
«Assemini non può e non deve essere cannibalizzata da Cagliari nell’ottica di un rinnovato, dannoso ed anonimo centralismo. La Sardegna necessita di riscoprire e valorizzare i propri territori e le proprie specificità. Non ha bisogno di nuove periferie prigioniere di ridondanti forme di statalismo, utili solo a facilitare carriere e mantenere benefici politici. L’idea di istituire l’Area Metropolitana necessita di approfondimenti e studi ben più articolati al fine di evitare ulteriori danni, ma certamente non potrà essere lo strumento per azzerare i comuni, i loro strumenti programmatori ed attuativi».
«Da anni - chiude Carboni - si continuano a tagliare e ridimensionare le autonomie per creare nuovi e più forti centri di potere, assottigliando le già precarie condizioni di trasparenza, rappresentanza e partecipazione. Una cosa è la gestione in comune di servizi e la promozione di progettualità condivisibili, altra cosa è l’azzeramento dell’auspicabile sistema territoriale. Unica possibilità concreta al vero e concreto rilancio socioeconomico».
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