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S.I. 6 maggio 2015
«Via l’Anas dalla Sardegna, strade alla Regione»
«Il disastro compiuto dall’Azienda è sotto gli occhi di tutti. A iniziare dai tempi infiniti per i lavori di sistemazione, ai lavori da fare e mai progettati. Sino allo scandalo del nuovo tratto della 554, inaugurato da pochissimo e già in condizioni pietose», così i Riformatori Sardi


CAGLIARI - Tutte le strade sarde devono tornare alla Regione. Dopo la presentazione di una proposta di legge in Consiglio regionale e il grande successo della manifestazione “Via l’Anas dalla Sardegna”, i Riformatori tornano alla carica e con una mozione formata dai consiglieri regionali Michele Cossa, Attilio Dedoni e Luigi Crisponi, chiedono l’applicazione dello Statuto Sardo e il passaggio alla Sardegna di tutta la rete viaria ora in mano all’Anas. Dunque tutte le strade statali che, attualmente, sono in capo allo Stato come, ad esempio, la 554, la 131, la 195, la 125, ma anche la Sassari Olbia e così via.

Nella mozione i consiglieri regionali impegnano «il Presidente della Giunta Regionale, attraverso i propri rappresentati eletti in seno alla Commissione paritetica Stato-Regione di cui all’articolo 56 dello Statuto della Sardegna, a sensibilizzare la stessa Commissione affinché si individui il patrimonio viario e ogni bene accessorio connesso costituito dall'attuale rete viaria nazionale, dalla rete viaria regionale, la cui proprietà e gestione non è mai stata trasferita alla Regione in attuazione del decreto legislativo n. 112 del 1999 e del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 461, ma risulta ancora di proprietà dello Stato e affidata alla competenza gestionale dell’Anas». Lo stesso accordo Stato-Regione, si legge nella mozione, «stabilirà i criteri di assegnazione del patrimonio viario e le risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative necessarie e connesse all'effettivo esercizio delle funzioni e competenze da parte della Regione».

Insomma, la Regione deve sfrattare urgentemente l’Anas dalla Sardegna. Del resto, dicono i Riformatori, «il disastro compiuto dall’Azienda è sotto gli occhi di tutti. A iniziare dai tempi infiniti per i lavori di sistemazione, ai lavori da fare e mai progettati. Sino allo scandalo del nuovo tratto della 554, inaugurato da pochissimo e già in condizioni pietose». I Riformatori, nei prossimi giorni, faranno dei flash mob in tutta la rete viaria sarda.. «L’Anas deve essere cacciata al più presto dalla Sardegna – concludono i Riformatori – non ne possiamo più della gestione fallimentare della nostra rete viaria!».

Nella foto un incidente sulla 131
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