Obiettivo specifico della riunione è stato la condivisione di procedure di metodo per trovare meccanismi di mitigazione dell´impatto, la definizione di gruppi di lavoro e l’esigenza della trasparenza dei dati intorno alla qualità ambientale e ai costi del mancato svilupp
CAGLIARI - Al via mercoledì pomeriggio il tavolo tra Regione Sardegna e Ministero della Difesa sul tema della presenza militare nell'isola. Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il Sottosegretario Domenico Rossi, insieme ai tecnici di Regione e Ministero, hanno fatto il punto a Villa Devoto. Le interlocuzioni sono ripartite dal documento condiviso lo scorso gennaio, che prevede di valutare ipotesi di riequilibrio che riducano il gravame delle servitù militari.
Obiettivo specifico della riunione è stato la condivisione di procedure di metodo per trovare meccanismi di mitigazione dell'impatto, la definizione di gruppi di lavoro e l’esigenza della trasparenza dei dati intorno alla qualità ambientale e ai costi del mancato sviluppo. Il gruppo tecnico inizierà da subito a lavorare per la definizione dei dettagli. Già avviata, e in chiusura entro il mese di maggio con la redazione dei Piani che andranno a far parte del Piano regionale, la collaborazione sul fronte antincendi, svoltasi in sintonia con il corpo forestale della Regione che ha curato l’addestramento del personale militare.
Nella prossima riunione, si è stabilito di entrare nel merito della proposta di un’articolazione annuale delle misure compensative, fissate da tempo a cadenza quinquennale; la previsione, in favore dei comuni, di un loro sganciamento dal vincolo del Patto di Stabilità; l’aggiornamento al valore reale delle compensazioni economiche lo stanziamento definito, per il 1990-94 in 13 milioni e 900mila euro, che equivale oggi a 23 milioni di euro e l’avvio di investimenti da parte della difesa di attività innovative di tipo duale. Intanto, dal Mef, si è chiusa oggi la partita 2005-2009, con gli 800mila euro che dovevano essere ancora consegnati alla Sardegna.
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