I concessionari (poco meno di 10) rappresentano la parte "profit" dello scalo e non fanno parte del Consorzio Porto di Alghero S.Cons.a R.L., prendendo le distanze dal progetto di riqualificazione che l'ex partecipata sarebbe in rpocinto di presentare
ALGHERO - «Negli anni riteniamo che il nostro apporto sia stato fondamentale per garantire lo sviluppo del porto di Alghero, offrendo un ventaglio di servizi sempre più ampio dedicato alla nautica da diporto. Siamo consapevoli che ci sia ancora molto da fare ed oggi crediamo con convinzione che non sia più procrastinabile una maggiore armonizzazione dei posti barca e dei servizi relativi al fine di poter competere con altre realtà in crescita presenti nel bacino del mediterraneo». Così i componenti del "Porto di Alghero Consorzio Operatori" «intendono precisare la propria posizione, considerate le ultime notizie relative al porto e alla sua futura gestione».
I concessionari (poco meno di 10) rappresentano la parte "profit" dello scalo e non fanno parte del Consorzio Porto di Alghero S.Cons.a R.L. (presieduto da Giancarlo Piras), che raggruppa le associazioni e i club, e la sola Aquatica tra gli imprenditori. Gli operatori portuali pur non avendo gradito il disimpegno del Comune deciso all'interno del riassetto sulle partecipate, prendono le distanze da un «probabile e definitivo progetto di riqualificazione» che il Consorzio sarebbe in procinto di presentare. «Non intendiamo partecipare ad un progetto che non condividiamo in alcune delle sue fondamentali parti salienti e che non ci rappresenta - puntualizzano i concessionari - che ribadiscono di voler essere protagonisti attivi nonché punto di riferimento del porto di Alghero e del suo futuro».
Intanto sul futuro del porto di Alghero, le prime risposte dalla Regione (unica proprietaria) arriveranno a fine aprile come hanno assicurato nelle scorse settimane Paolo Maninchedda e Cristiano Erriu, con i due pareri attesi dagli assessorati ai Lavori pubblici e al Demanio che rappresentano, sull'unica proposta finora presentata per la gestione, quella della società Marina di Alghero srl [
LEGGI]. Qualora e nell'ordine, i pareri dei due assessorati e del Savi - il servizio che cura la valutazione ambientale strategica (Vas), la valutazione d'impatto ambientale (Via), l'autorizzazione integrata ambientale (Aia) e le valutazioni di incidenza - giudicassero l'istanza di interesse pubblico, seguirebbe l'approvazione della delibera in Giunta e la pubblicazione del bando internazionale. Fino ad allora il sindaco Mario Bruno ha chiesto un incontro pubblico e due passaggi preliminari: l'approvazione delle linee guida sui porti regionali (per ora esiste solo una bozza); e su quello di Alghero, in particolare, concordare con quanto proposto dal Comune per il Piano Regolatore con un progetto del 2009 (ma senza estensione nella spiaggia di San Giovanni).
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