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S.A. 20 aprile 2015
Marine oristanesi: il Consiglio comunale contro la gestione
ll’origine del documento dei tre consiglieri comunali il bando pubblico per l’affidamento dei servizi di pulizia, sorveglianza, assistenza all’ormeggio, raccolta dei rifiuti a bordo, manutenzione del verde e assistenza alle manutenzioni delle dotazioni portuali


ORISTANO - Con 15 voti a favore e 6 contrari il Consiglio comunale di Oristano ha approvato un ordine del giorno dei consiglieri Mariangela Massenti, Giampaolo Lilliu e Marco Piras con cui si chiede «di porre fine alla gestione arbitraria e personalistica dell’organo amministrativo delle Marine Oristanesi». All’origine del documento dei tre consiglieri comunali il bando pubblico per l’affidamento dei servizi di pulizia, sorveglianza, assistenza all’ormeggio, raccolta dei rifiuti a bordo, manutenzione del verde e assistenza alle manutenzioni delle dotazioni portuali. «Un bando – ad avviso dei consiglieri – con forti criticità, che non ha rispettato le normative ed i termini che regolamentano gli appalti pubblici nè le direttive del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sul costo del lavoro».

L’ordine del giorno impegna il sindaco e la giunta ad attivarsi nei confronti dell’amministrazione della società che gestisce il porticciolo di Torre Grande, ma anche a predisporre un bando che nel rispetto delle norme garantisca i livelli occupativi e la qualità del servizio, a individuare direttive concordate e condivise per una gestione trasparente ed efficiente del servizio ed infine a relazionare ogni 6 mesi sull’attuazione dei programmi e sui costi del servizio. Il documento è stato illustrato in aula da Giampaolo Lilliu (Per Oristano): «Questa vertenza ci dà la possibilità di entrare in merito alle politiche del Comune nella gestione delle società partecipate. Cosa si vuole fare? Occorre un dibattito sul futuro e sulla gestione di queste società: dalla Oristano Ambiente al Consorzio Uno, dal Consorzio industriale alla Fondazione Sartiglia».

Il sindaco Guido Tendas ha replicato spiegando che «non mi è passato minimamente per la testa di sfiduciare nessuno, quel Consiglio di amministrazione ha fatto le cose per le quali è stato nominato. Poi ha sbagliato nel redigere un capitolato, una gara d’appalto. Ha sbagliato esattamente come hanno sbagliato dei dirigenti in questo Comune che hanno una struttura ben più solida di quanto non abbiano le Marine Oristanesi. Chi lavora sbaglia e chi non fa nulla che non sbaglia». L’assessore alle partecipate Giuseppina Uda ha spiegato la decisione della Giunta sul futuro delle partecipate: «La legge di stabilità del 2015 dice che il Sindaco o altro organo di vertice entro il 31 marzo 2015 adottino un piano di razionalizzazione delle partecipate da inviare alla Corte dei Conti per quantificare e verificare gli effetti dei risparmi. Gli enti locali devono fare un piano di valutazione e successivamente l’organo deliberativo deve adottare le decisioni conseguenti. Io credo che l’assemblea se ne debba occupare, scegliere quali sono indispensabili al perseguimento delle finalità dell’ente secondo quanto stabilito dal Testo Unico degli enti locali».

Sulla vicenda della delle Marine oristanesi l’assessore Uda ha spiegato che il Comune, viste le criticità evidenziate, ha invitato il Consiglio di amministrazione ad annullare quel bando per predisporne uno nuovo con l’obiettivo fondamentale di salvaguardare i posti di lavoro. «Al di là dell’errore che il Consiglio di amministrazione ha commesso è apprezzabile il fatto che anche questa società partecipata abbia conseguito un utile di esercizio nello scorso anno e auspico un risultavo positivo anche per questo esercizio» ha concluso l’Assessore Uda.
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