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A.B. 18 aprile 2015
Turismo ed economia ad Oristano: la Sartiglia fa il pieno di consensi
Secondo l´indagine effettuata dal Crenos, il 97percento dei turisti è contento della manifestazione oristanese


ORISTANO - Il 97% dei turisti che hanno assistito alla Sartiglia è contento della manifestazione. Il dato emerge da un’indagine effettuata dal “Crenos-Centro di Ricerche Economiche Nord-Sud” delle Università degli Studi di Cagliari e Sassari, che è stata presentata in settimana al “Consorzio Uno”, sede dei corsi universitari di Oristano, che mette in risalto anche che nell’organizzazione della Sartiglia si è sulla strada giusta e si deve continuare così. Lo studio è stato effettuato in occasione delle ultime due edizioni della Sartiglia, nell’ambito del Progetto di ricerca “Monitoraggio e valutazione dell’impatto economico degli eventi culturali e sportivi sull’economia regionale e locale”, con la collaborazione della “Fondazione Sa Sartiglia”, da un gruppo di studenti guidati dal coordinatore del Corso di Laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici di Oristano Giuseppe Melis. Tanti gli elementi messi in luce dallo studio condotto attraverso la somministrazione di 443 questionari (240 nel 2014 e 203 nel 2015) ai turisti presenti ad Oristano per assistere alla Sartiglia.

«Dati che mettono in luce il gradimento e una diffusa soddisfazione per la manifestazione – hanno commentato il presidente della Fondazione Sa Sartiglia Guido Tendas ed il direttore Francesco Obino - C’è sicuramente ancora tanto da fare e i risultati di questo studio offrono parecchi punti di riflessione, ma su tanti aspetti c’è la conferma della bontà del lavoro svolto: programma (orari, spettacoli, luoghi) sicurezza, possibilità di prenotare anche on line posti a sedere e accessibilità con mezzi privati». «La ricerca ha interessato alcune tra le manifestazioni più importanti della Sardegna – ha spiegato il direttore del Crenos Stefano Usai, introducendo i lavori - Sartiglia a Oristano, Sant'Efisio a Cagliari e Cavalcata a Sassari sono state le manifestazioni esaminate per costituire la base di un manuale che vuole proporre utili elementi e linee guida che consentano alla Regione di disporre degli indicatori necessari per attuare le sue politiche a sostegno di questi eventi». I dati dello studio sono stati presentati da Melis.

Quest'anno, il 78% dei turisti intervistati era italiano; il 35% erano giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, il 38% tra i 36 e i 56 anni ed il 27% “over 56”; si tratta soprattutto di impiegati (21,5%), pensionati (15%) e liberi professionisti (14,5%). “A oggi la Sartiglia dimostra una capacità di creare un legame duraturo con i visitatori - ha spiegato Melis - Il 58,49% degli intervistati ha dichiarato di averla vista più di quattro volte e solo il 10,38% una sola volta. Il 40,91% ha assistito insieme al partner e il 25,21% con amici”. L’86% degli intervistati ha dichiarato di essersi recato ad Oristano appositamente per assistere alla Sartiglia. Solo il 14% non lo aveva programmato, ma era in città per visitare la famiglia, in vacanza o per ragioni di studio o lavoro. Ancora alta la comunicazione tradizionale: il 36,18% ha saputo della Sartiglia da opuscoli e manifesti. Stessa percentuale per chi conosce la Sartiglia da sempre. Curioso il dato sul passaparola: nel 2014, il 46% dei turisti intervistati lo ha saputo da amici, conoscenti o familiari, la percentuale è scesa al 6% nel 2015. In un anno, sale dal 2 all’8% la percentuale delle persone che sono state informate dalle agenzie di viaggi, segnale incoraggiante per il progetto “Visitsartiglia” varato proprio nell’ultimo anno. Ancora bassa l’incidenza di televisione (1%), internet (3,5%) e stampa (4%). Chi ha voluto informarsi sui dettagli della Sartiglia (programma, orari, servizi) lo ha fatto prevalentemente attraverso il sito della Fondazione (il 27,36%), con il passaparola (19,9%), social network (17,91%), manifesti (16,42%), giornali locali (11,94%).

Oltre l’80% dei turisti ha trovato alloggio in città, ma qualcuno si è sistemato a Cabras, Cagliari, Arborea, Santa Giusta e Terralba. L’hotel è la sistemazione preferita (quasi il 45%), molti (il 25%) riescono a trovare ospitalità da parenti e amici, mentre sono in crescita i bed & breakfast (vicini al 20%). Sale dal 30 al 35% la percentuale di coloro che si fermano ad Oristano per due giorni. Aumenta e arriva a sfiorare il 20% anche il soggiorno per tre giorni. Tra il 10 ed il 15% i turisti che si fermano rispettivamente per uno, quattro e cinque giorni. Tra i luoghi e città visitati nel periodo dell’evento, Cagliari è al primo posto (11,56%), seguito dal Sinis (8%), Tharros (6,22%), Nuoro (4%), Alghero, Cabras, Santulussurgiu e Mamoiada (3,11%). Gli oggetti tipici dell’artigianato sardo esercitano grande interesse tra i turisti. Il 20,95% della spesa quotidiana è destinato a tessuti, ceramiche ed oggetti d’arte. Cibo e bevande consumate in loco pesano per il 20,38%, mentre i prodotti enogastronomici da portare via incidono per il 16,99%. I souvenir si fermano al 10% e la spesa per musei, gallerie d’arte e siti archeologici al 6,65%. In una scala da zero a cinque, si sfiora il massimo dei voti per il contributo alle iniziative della comunità locale (4,54), condivisione dell’esperienza con parenti e amici (4,53), curiosità verso luoghi e eventi mai visti (4,52), evasione dalla routine e relax (4,5). La Sartiglia coinvolge e diverte: percentuali sopra l’80% per chi si sente eccitato, energico e divertito, il 69,5% prova calma e rilassatezza. L’indagine mette in luce anche altri importanti elementi. Oltre il 90% degli intervistati considera la Sartiglia una tradizione locale, un evento unico che rappresenta pienamente la cultura e l’identità della Sardegna. Il 79,7% consiglierà Oristano a parenti ed amici a prescindere dalla manifestazione ed il 73% probabilmente tornerà in un periodo dell’anno diverso per trascorrere le vacanze e godere compiutamente del luogo. Il 62,3% si dichiara talmente entusiasta che condivide l’esperienza attraverso i social network. Il 58,7% con molta probabilità parteciperà anche alla prossima edizione della giostra. Tanti gli spunti di riflessione offerti dall’indagine del Crenos e tanti i contributi al termine della presentazione dei dati.

Per Guido Tendas, sindaco di Oristano e presidente della Fondazione Sa Sartiglia, «la Sartiglia è l’unica manifestazione che può essere utilizzata dalla Regione per attirare i turisti anche in bassa stagione. In questo senso occorre sfruttare le altre potenzialità del territorio, a cominciare dai Giganti di Monte Prama». «La Sartiglia può e deve diventare il centro di un circuito turistico del territorio», ha osservato il presidente del Consorzio Uno Gianvalerio Sanna. In pieno accordo l’assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci, secondo cui i dati raccolti potranno essere molto utili alla Regione per orientare al meglio le risorse. «Da questo studio, ma anche dall’esperienza vissuta come turista, si ricava che la Sartiglia è molto ben organizzata, che il livello di organizzazione è ottimo. La strada è quella giusta e bisogna continuare a percorrerla. Più in generale occorre però lavorare per migliorare i collegamenti, soprattutto in bassa stagione e con le capitali europee. La Regione deve puntare sulle eccellenze della Sardegna come la Sartiglia per creare reti e sistemi territoriali – ha detto Paci - L’organizzazione della Sartiglia, a questo proposito, deve rappresentare un esempio da seguire». Il Crenos sta proseguendo lo studio sull’impatto economico della Sartiglia prendendo in esame i residenti. L’indagine è condotta on line.
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