Un Incontro-dibattito con i candidati a sindaco alle prossime comunali per riflettere sulla scuola, sui suoi spazi e su come vorremmo che fosse la scuola ideale organizzato dalla Consulta dei genitori
PORTO TORRES - Un Incontro-dibattito con i candidati a sindaco alle prossime amministrative per riflettere sulla scuola, sui suoi spazi e su come vorremmo che fosse la scuola ideale. L’iniziativa che si è tenuta ieri mattina, presso l’Auditorium del liceo scientifico e linguistico ”Mario Paglietti”, è stata organizzata dalla Consulta dei genitori dell’Istituto comprensivo numero 2, con il coordinamento del Presidente Elisabetta Fancellu e dalla vice Monica Demartis, con la collaborazione della dirigente scolastica Maria Letizia Fadda e del Presidente del consiglio d’Istituto, Fabio Bisaglia. Tutti presenti i candidati sindaci, Massimo Mulas (Ap eciviche), Luciano Mura (coalizione centrosinistra e sovranista), Gilda Usai (lista civica), Costantino Ligas( Psd’Az e civiche), Nicola Franca (Casa Comune), ad esclusione di Maurizio Zolesi candidato del M5S rappresentato dal candidato a consigliere, Sean Wheeler.
Cinque i quesiti per ragionare sulla sicurezza e vivibilità dell’edilizia scolastica, sul personale della scuola, fruibilità degli spazi e il funzionamento del servizio mensa. Sulla situazione di generale degrado dei plessi scolastici e rispetto alla disponibilità dei fondi, Massimo Mulas ha messo in evidenza la necessità di una ricognizione per garantire la sicurezza degli istituti, utilizzando gi strumenti di finanza agevolata, come previsto dal Decreto del fare (fondi Inail) per la messa in sicurezza e per gli interventi di riqualificazione delle strutture scolastiche, compresi gli arredi e la manutenzione straordinaria. «Il governo Renzi è stato molto attento sulla previsione di una compartecipazione dei privati per l’utilizzo dei fondi Inail prevedendo un contributo del 65% a copertura delle spese da destinare agli strumenti di sicurezza compresa la ristrutturazione delle palestre, e delle strutture scolastiche da utilizzare anche nel doposcuola», ha sottolineato Mulas.
La risposta offre l’occasione per affrontare il tema del ruolo delle associazioni di volontariato a titolo gratuito e l’utilizzo dei sistemi di sicurezza antintrusione, come la videosorveglianza, nei periodi di lunga assenza dalla scuola. Strumenti anche questi contemplati dal Decreto del fare. Parere favorevole da parte di tutti i candidati sull’utilizzo dei volontari nelle scuole, un complesso di risorse umane da organizzare per farne un sistema da valorizzare. «Non bastano i finanziamenti dietro i quali non sappiamo spesso cosa si nasconde, - ha affermato Sean Wheeler - la scuola ha una grande valenza e per questo è fondamentale il contatto diretto tra dirigenti, istituzioni e insegnanti per scegliere insieme le priorità delle scuole».
Secondo l’ex sindaco Gilda Usai deve svilupparsi un rapporto interagente tra, scuola, Comune, Regione e Stato per affrontare il problema dell’edilizia scolastica che resta prioritario perché «la scuola siamo noi, e il luogo che ospita gli studenti deve essere curato e reso accogliente con arredi e strumenti efficaci, intervenendo con progetti cantierabili, grazie anche alle risorse messe a disposizione dal governo Renzi e dalla Regione. Risorse che non sono stati utilizzate perché il comune non aveva presentato alcun progetto». «L’individuazione delle risorse resta un punto fermo su cui ragionare per dare impulso all’attuazione degli interventi di edilizia scolastica», lo afferma Luciano Mura, che individua nel “Progetto Iscola” approvato dalla Giunta regionale uno strumento per il finanziamento di opere urgenti di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza delle strutture scolastiche.«L’amministrazione che verrà dovrà immediatamente attivare tutti i progetti relativi al recupero e agli interventi scolastici previsti dal programma Iscola, facendo sistema con gli altri comuni dell’area vasta per facilitare l’accesso alle risorse», ha aggiunto Mura. Sull’utilizzo dei volontari nelle scuole, Mura ha ricordato l’esperienza di “Nonno vigile” un lavoro di sorveglianza e di accompagnamento dei bambini che consentiva un risparmio di risorse al comune.
Costantino Ligas ha descritto gli interventi che sono stati attuati dall’amministrazione Scarpa, attraverso l’efficientamento energetico di cinque istituti scolastici che consentiranno agli edifici di essere a norma grazie anche alla richiesta dei finanziamenti previsti nell’ambito del “Progetto Iscola”. «Con queste risorse è possibile rimodernare le scuole, ristrutturarle creando ambienti più confortevoli per i ragazzi, andando incontro alla dispersione scolastica». La proposta progettuale di Casa Comune mette l’edilizia scolastica al primo posto del programma politico. «Oggi ci rendiamo conto che questa scuola è vecchia, con questi locali, i muri, gli arredi e i colori non è adatta a stimolare le menti dei nostri ragazzi. Pertanto è necessario un piano immediato di ristrutturazione, riqualificazione e rigenerazione degli edifici», ha detto Nicola Franca. Una scuola più sicura dal punto di vista ambientale con materiali idonei per rendere i luoghi di lavoro degli studenti più salubri, interventi che secondo Franca favorirebbero anche l’occupazione e l’utilizzo di risorse umane.
Sull’utilizzo dei lavoratori socialmente utili impiegati nella pubblica amministrazione, la richiesta di utilizzarle nella sorveglianza e vigilanza nelle scuole, dove il personale sempre più ridotto e occupato in altre mansioni, rischia di lasciare la scuola incustodita in caso di allontanamento temporaneo degli insegnanti. La proposta di Franca è di un recupero sociale delle persone assistite dai servizi sociali da utilizzare per la sicurezza, Mura e Ligas sottolineano l’esigenza di liberare risorse umane attraverso le associazioni chiedendo la collaborazione della Consulta dei genitori, in quanto nell’amministrazione comunale sussiste una carenza di personale. Mentre Usai propone l’utilizzo del personale da formare, che sarà acquisito dai comuni, proveniente dalle Province ormai in via di “smantellamento”. Mulas mette in risalto la possibilità di sfruttare la Consulta dei genitori attraverso una legge che la riconosca a livello regionale affinchè possa esigere di rafforzare la dotazione organica. Wheeler rimarca l’esigenza di confronto tra genitori, istituzioni e insegnanti nell’individuare una soluzione.
Uno dei problemi urgenti da non trascurare è l’eventuale concessione degli spazi interni della scuola ad associazioni, una decisione che i dirigenti scolastici in accordo con i genitori ritengono debba essere valutata e concordata con la scuola stessa. «Un problema di comunicazione e di pianificazione di utilizzo degli spazi», sostiene Mulas. Wheeler consiglia una condivisione degli spazi con un maggior controllo da parte del comune. Usai puntualizza che la scuola è comunità, pertanto la Consulta deve essere coinvolta nelle metodologie di scelta. «Bisogna trovare un’integrazione tra il ruolo della scuola e quello del mondo delle associazioni che svolgono anch’esse un ruolo educativo. Nessuna contrapposizione ma una sintesi dei ruoli che va governato per favorire l’utilizzo della scuola anche nei mesi estivi». Ligas precisa che l’utilizzo delle palestre debba essere condiviso con le associazioni, un mondo straordinario che va rispettato stabilendo delle regole di convivenza. Regole di rispetto reciproco che secondo Franca potrebbero favorire l’utilizzo dei locali scolastici da parte di altri enti e associazioni in maniera proficua.
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