Oggi, alle ore 17.30, le sale del Centro Comunale d´Arte e Cultura Il Ghetto ospiteranno la presentazione del volume Minoranze silenziose. Il cimitero di Quartu Sant´Elena, pubblicato da Palabanda Edizioni
QUARTU SANT'ELENA – Giovedì 12 febbraio, alle ore 17.30, le sale del Centro Comunale d'Arte e Cultura Il Ghetto ospiteranno la presentazione del volume “Minoranze silenziose. Il cimitero di Quartu Sant'Elena”, pubblicato da “Palabanda Edizioni”, Nell'occasione, saranno presenti le curatrici Giulia Carta e Luisa Contis; alcuni dei ragazzi che hanno partecipato al progetto: Jacopo Serri, Roberta Perra, Edvige Picci e Francesca Pani; le coordinatrici del corso di Scienze della Comunicazione dell’Università di Cagliari Elisabetta Gola e Valentina Favrin. L'incontro sarà coordinato da Fabrizio Frongia, presidente dell’associazione culturale “Imago Mundi onlus”.
Minoranze Silenziose è la naturale evoluzione di un progetto nato con “Monumenti Aperti”. I ragazzi del “Primo Levi” si sono appassionati a tal punto alla storia del cimitero di Quartu, che le professoresse Carta e Conti, hanno continuato a coordinare la loro ricerca per diversi anni. Minoranze silenziose è un viaggio attorno e dentro il cimitero monumentale di Quartu, per tracciarne una mappa e scoprirne i tesori. Il libro restituisce ai lettori il risultato di questa traversata, confidando che anche altri siano in grado di apprezzare e valorizzare le bellezze e i preziosi lasciti. Con lo scrupolo dei naturalisti classici, i ragazzi del Primo Levi hanno classificato circa 1500 tombe, raccontato le loro storie e ricostruito le genealogie. Dalle ricerche, emerge una città di Quartu vitale, con una forte identità ed una decisa consapevolezza del proprio valore. In questo senso, il cimitero mostra l’autoritratto della città di fronte al mistero dell’eterno.
Il volume è idealmente diviso in due parti. Nella prima, le schede raccontano le vite dei quartesi dai primi anni dell’Ottocento fino al 1930; nella seconda, invece, l’attenzione si posa sull’analisi delle epigrafi e dei ritratti e sulla decifrazione della simbologia propria dei monumenti. Sullo sfondo della chiesa romanica di San Pietro di Ponte, fondata dai monaci guerrieri di San Vittore, provenienti da Marsiglia, le tribolazioni dei quartesi hanno trovato requie.
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