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A.B. 22 dicembre 2014
Meridiana contro Facebook
«Dal 15 settembre, Meridiana subisce gli attacchi anonimi di una pagina Facebook», dichiarano dall´azienda, che sottolinea la «moderna inciviltà» del fatto


OLBIA – Dal 15 settembre, “Meridiana” «subisce gli attacchi anonimi di una pagina Facebook». Questo la denuncia dell'azienda, che, sapendo benissimo che ci sono casi in tutto il mondo ben più eclatanti di questo, ne sottolinea comunque la «moderna inciviltà, considerato che chi amministra questo canale di comunicazione è anonimo e pretende di far credere all’opinione pubblica di rappresentare i 1634 lavoratori inseriti nelle liste di mobilità delle due aziende “Meridiana fly” e “Meridiana Maintenance”».

«L’azienda – si legge nella nota - ha scelto, fin dall’inizio di questo surreale esempio di comunicazione sociale occulta, di non raccogliere le numerose e incredibili provocazioni lanciate da persone molto laboriose solo con la tastiera, i mouse e gli smartphone e quindi si astiene dall'evidenziare la miriade di false notizie in esso contenute, fermo restando che è pronta a darne piena esplicitazione a chiunque lo richieda. Decide tuttavia di intervenire oggi, esclusivamente a tutela dei propri dipendenti, su un punto che appare chiaramente finalizzato ad indurre in errore qualcuno di loro. Gli anonimi gestori della pagina Facebook scrivono che “1. I lavoratori che decidono di andare in mobilità volontaria possono farlo ugualmente, anche senza la firma di questo accordo e quindi senza danneggiare i colleghi».

Invece, spiegano da Meridiana, questo sarebbe falso, perchè «nessun lavoratore, qualora fosse licenziato o si dimettesse spontaneamente entro il 31 dicembre, otterrebbe alcun ammortizzatore sociale, men che meno il trattamento previsto per la mobilità nel nostro settore. Né è ipotizzabile – proseguono - che sia l’azienda a licenziarlo in quanto per legge le è preclusa ogni iniziativa di tal genere sino al 12 gennaio 2015. L’obiettivo che l’azienda sta perseguendo dal 2011 (quando sono stati condivisi gli esuberi strutturali indistintamente con tutte le organizzazioni sindacali che oggi mostrano di non ricordare) ad oggi è di poter tutelare i propri dipendenti, consentendogli di accedere al massimo degli ammortizzatori sociali, ovvero quattro anni di cassa integrazione straordinaria e da un minimo quattro anni a un massimo di sei anni di mobilità, all’80percento dello stipendio dei dodici mesi precedenti».
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19/11/2025
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