Oltre 300 firme contro il deposito cauzionale chiesto da Abbanoa. Questo il risultato dell’iniziativa organizzata dagli esponenti di Fratelli d’Italia negli scorsi giorni al Mercato civico di Monserrato. 
CAGLIARI - Oltre 300 firme contro il deposito cauzionale chiesto da Abbanoa. Questo il risultato dell’iniziativa organizzata dagli esponenti di Fratelli d’Italia negli scorsi giorni al Mercato civico di Monserrato.  Erano presenti tra gli altri: Paolo Truzzu, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia-An, il coordinatore regionale, Salvatore Deidda e il dirigente nazionale, Antonello Liori.
«E' iniziata la raccolta firme contro il nuovo balzello richiesto ai contribuenti dal Gestore unico del servizio idrico della Sardegna», ha spiegato Deidda. «È stata grande la partecipazione dei cittadini che hanno testimoniato tutto il loro disappunto per la nuova tassa e la scarsa fiducia in Abbanoa. In tanti hanno voluto raccontare episodi di malversazione di cui si sono sentiti vittime».
«La grande partecipazione della gente, vederla fare la fila per firmare testimoniano quanto la nostra iniziativa sia giusta e quanto sia, invece, odiosa questa nuova tassa, ha aggiunto Paolo Truzzu. «In un periodo di crisi è assurdo che si utilizzino i tanti cittadini onesti per fare cassa. La politica dovrebbe farsi carico di questi problemi anziché accettare supinamente le decisioni di burocrati e dirigenti d’azienda». 
Nei prossimi giorni l’iniziativa di raccolta firme contro il deposito cauzionale Abbanoa sarà replicata a Cagliari, Quartu e Sestu. Intanto, in tutta l’Isola, gli amministratori locali di Fratelli d’Italia stanno presentando ordini del giorno e mozioni contro il deposito cauzionale. Atti che vengono puntualmente approvati dai Consigli comunali. Ultimi casi: Sardara e Quartu Sant’Elena.
Nella foto la raccolta firme di Fdi
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