Il Sindacato Autonomo di Polizia ha deciso di iniziare la distribuzione di 80 spy-pen ad altrettanti agenti: le penne spia che, come piccole telecamere di sicurezza, permetteranno di videoregistrare ogni intervento ed evitare così le accuse di abusi di potere e violenze gratuite
CAGLIARI – Il Sindacato Autonomo di Polizia ha deciso di iniziare la distribuzione di 80 spy-pen ad altrettanti agenti: le penne spia che, come piccole telecamere di sicurezza, permetteranno di videoregistrare ogni intervento ed evitare così le accuse di abusi di potere e violenze gratuite. Luca Agati, responsabile provinciale del Sap, spiega che sono tantissime le denunce contro i poliziotti per abusi di potere e il 75% finisce con l’assoluzione: «ma solo dopo un lungo e dispendioso iter processuale». Le spy-pen sono già in dotazione nel Regno Unito e negli Usa, dove, grazie al nuovo sistema di videocontrollo le denunce contro i poliziotti sono diminuite dell’80%.
Per ora il servizio è in via sperimentale: Ministero dell’Interno e Polizia di Stato devono ufficializzarlo. Per ciò che riguarda i problemi legati alla privacy Agati precisa che: «Le immagini non possono in alcun modo essere divulgate. Se ciò dovesse succedere l’agente rischia conseguenze penali visto che è facile risalire a chi usava la penna spia».
La spy-pen ha una durata di 8 ore di autonomia, quindi giusto il tempo di un turno di lavoro. Il poliziotto la porterà con se da inizio a fine giornata e in caso di necessità i filmati verranno acquisiti dalla magistratura che li utilizzerà per far luce sui fatti.
Nella foto una spy-pen
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