«Non è più possibile continuare a tacere che la Regione Sardegna, come molte molte altre regioni italiane, stia continuando a riempire (con centinaia di milioni di euro) le compagnie straniere low cost», dichiarano i rappresentanti dell’associazione per i cassintegrati della Meridiana Fly
OLBIA - «Gli aiuti di Stato forniti alle compagnie aeree straniere hanno fatto fallire le aziende italiane di trasporto aereo e determinato decine di migliaia di disoccupati. La Regione Sardegna è seduta al tavolo costituito al Ministero del Lavoro per la Vertenza Meridiana. Tale posto nel delicato tavolo nazionale dovrebbe esserle stato riservato al fine di permetterle di difendere l'occupazione dei lavoratori della più importante azienda sarda e cercare di scongiurare il sostanziale abbandono dell'Isola da parte di un vettore che, in cinquant'anni di storia, ha contribuito allo sviluppo dell'intera regione Sardegna anche affrancandola dall'isolamento. Ma, purtroppo, così non è!».
Inizia così l’intervento dell’Ali Cassintegrati Meridiana, che sottolinea come, recentemente, la Regione abbia smentito le proprie dichiarazioni tese a rassicurare i sindacati di Meridiana in cui, solo poche settimane fa, affermava la volontà di uniformarsi al divieto categorico dell'Unione Europea di concedere ulteriori aiuti di stato alle compagnie low cost. «Dalla Regione è stato infatti ora scandalosamente dichiarato che si intende continuare a foraggiare il settore low cost attraverso campagne pubblicitarie attivate sui siti delle stesse compagnie straniere, con cospicui finanziamenti erogati dall'Assessorato al Turismo, in spregio dei divieti europei tesi ad evitare la concorrenza sleale tra vettori aerei. La Regione – proseguono i cassintegrati - smentendo le proprie dichiarazioni rese a lavoratori e sindacati, anche in occasione di apposite sedute convocate dal Consiglio Comunale di Olbia, non solo non si sta adoperando per sostenere l'importante azienda sarda, ma addirittura continua a danneggiarla con l'erogazione di risorse finanziarie a vettori stranieri i quali, così imbottiti di denaro pubblico, stanno definitivamente uccidendo l'industria del trasporto aereo italiana di cui Meridiana costituisce il secondo polo dopo Alitalia che, già fallita due volte, è ora in mani arabe».
«Non è più possibile continuare a tacere che la Regione Sardegna, come molte molte altre regioni italiane, stia continuando a riempire (con centinaia di milioni di euro) le compagnie straniere low cost. Come se ciò non bastasse – insiste la l’Ali Cassintegrati Meridiana - lo stato italiano ha permesso agli stessi vettori stranieri con rami d'azienda stabiliti permanentemente in Italia, e basati nei principali aeroporti nazionali, di eludere fisco e previdenza. Ciò ha consentito a tali aziende straniere di diventare dei colossi in casa nostra, uccidendo l'industria italiana del trasporto aereo e creando decine di migliaia di disoccupati in un settore, peraltro, in forte crescita. Incredibile che qualcuno, in un quadro mostruoso come quello sopra descritto, possa addebitare all'immigrazione l'erosione dell'occupazione degli italiani».
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