M. P.
28 giugno 2014
Dura critica del segretario provinciale della Uiltec- Uil, Franco Peana sulle persecuzioni fatte dalla multinazionale tedesca nei confronti dei rappresentanti sindacali
PORTO TORRES - Ogni giorno sembra si facciano più aspre le persecuzioni nei confronti dei rappresentanti sindacali. L’ultimo fatto è accaduto poco tempo fa, dove è stato negato l’accesso di un Segretario del Sindacato di categoria, nella “sala deputata agli incontri sindacali”; la sala delle Rsu. Segretario che da oltre un decennio frequenta il sito ed è ampiamente conosciuto da tutti i lavoratori interni ed esterni alla centrale, nonché dai funzionari e dirigenti dell’azienda. Il fatto è stato segnalato dal segretario provinciale della Uiltec- Uil, Franco Peana che dichiara:«continueremo a contrastare in modo democratico, trasparente ed educato E.On, così come sindacato Uiltec, abbiamo sempre fatto nonostante il comportamento esattamente opposto della controparte tedesca.
Nessuna azienda elettrica degna di essere tale, presente nel settore, riserva tale trattamento cosi irrispettoso nei confronti delle parti sociali». Dura critica da parte del Segretario Peana che accusa la multinazionale tedesca di essere predatrice delle risorse pubbliche della Sardegna, per finanziare le proprie speculazioni sulle energie rinnovabili, inquinatrice del territorio con tutti i suoi procedimenti giudiziari in corso, millantatrice di una capacità imprenditoriale rivelatasi astratta ed inconcludente, proprietaria di una centrale termoelettrica (Fiume santo) che sta portando progressivamente alla rottamazione, e che continua arrogantemente nel suo disdegno delle relazioni pubbliche con i cittadini e soprattutto con i rappresentanti dei Lavoratori.
Così si legge nella nota dove si condanna il comportamento, della società E.On nei confronti dei Sindacati: «quei sindacati che ormai da oltre due anni osteggiano incessantemente il progetto di “riduzione in macerie” di un gioiello di produzione di energia elettrica, costruito a suo tempo con i denari dei contribuenti italiani ed ormai ridotto quasi all’agonia da una politica industriale miope e votata all’immediato realizzo, complici comunque le amministrazioni pubbliche che tutto ciò hanno permesso», attacca il segretario provinciale della Uiltec-Uil, Franco Peana che ribadisce ancora una volta l’impegno costante del sindacato, che continuerà la sua battaglia a costo di lavorare per strada, fuori dalle aziende perché indesiderati.
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