Mancano pochi giorni alle europee. Si vota domenica 25 maggio dalle 7 alle 23, e fino ad ora la campagna elettorale è stata piuttosto silenziosa e tranquilla a Porto Torres
PORTO TORRES - Mancano pochi giorni alle europee, davvero pochi se pensiamo che si voterà domenica 25 maggio. E fino ad ora la campagna elettorale è stata piuttosto silenziosa, molto tranquilla, caratterizzata soltanto da poche e sporadiche frasi mezzo urlate da quei partiti che oggi sono fuori dal Parlamento europeo, che puntano molto su queste elezioni per occupare una posizione a Strasburgo. Vi sono poi i grandi e meno grandi protagonisti della politica italiana, che stanno preparandosi alle elezioni con un comportamento che allontana gli elettori dalla politica, soprattutto europea.
La città di Porto Torres, appare troppo disinteressata alle vicende elettorali sovranazionali, e questo è anche comprensibile se pensiamo alla drammatica situazione economica e occupazionale che ha colpito la comunità turritana, in cui le famiglie spesso con enorme difficoltà e nel riserbo della loro dignità comunicano all’esterno le loro problematiche. A Porto Torres la politica sembra non avere interesse alcuno per l’Europa, le elezioni sono considerate solo come una prova politica del Governo nazionale e delle opposizioni. Non ci riguarda. Eppure nelle nostre vite quotidiane l’Europa ha raggiunto livelli di presenza non indifferenti (euro, libera circolazione, tribunali e commissioni europee, finanziamenti europei).
Ormai la quasi totalità delle leggi approvate passa per Strasburgo, e in futuro questo sarà vero in modo sempre più forte: tutto ciò che inciderà nelle nostre vite passerà prima o poi dall’Europa. Tuttavia questo sembra sfilare in secondo piano, nessuno ne parla o ne parla convincendo il popolo che là non esiste il futuro, ma che l’Europa sia soltanto un’inutile grosso carro, dove i soldi si buttano insieme al tempo di coloro che in quel futuro ci credono e lavorano per raggiungerlo. Quale campagna elettorale stanno facendo i partiti a Porto Torres? Nessuno si sta prodigando per convincere gli elettori a dargli fiducia, mostrando le motivazioni, i programmi e i candidati. Certo si nota come le campagne elettorali per eleggere gli amministratori locali siano molto più dibattute e partecipate, e le elezioni europee non sono avvertite come “vicine” dai cittadini.
Ci ritroveremo, dunque, con una differenza notevole tra la partecipazione nei comuni dove si sceglie anche il primo cittadino e quelli dove si vota solo per le elezioni europee, come a Porto Torres. Ma questa è una partita importante che si gioca con la vicina Sicilia, che interessa la Sardegna tutta, ma soprattutto le città che devono riscattarsi da un passato che ha lasciato alle nuove generazioni soltanto miserie, e che oggi dovranno faticare per trasmettere alle “intelligenze” politiche l’idea che senza guardare a quell’Europa, una città di mare, ex industriale, ricca di un patrimonio ambientale e culturale da valorizzare, non ha possibilità di rinascita.
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