L'annuncio è pubblicato sulle pagine ufficiali del WRC - FIA World Rally Championship. Per la Sardegna insomma, dopo 22 anni di spettacolo, nel 2027 ci sarà l'addio nonostante i tentativi di trattenere il Circus
ALGHERO - Dall'1 al 4 ottobre 2026 il
Wrc, per la penultima tappa mondiale, sarà ancora in Sardegna, con quarter generale ad Alghero (nel 2025 aveva fatto tappa a Olbia). Ma sarà l'ultimo anno l'isola. «Roma ti veniamo a prendere. ACI, in stretta collaborazione con FIA, WRC Promoter e istituzioni locali, ha confermato uno storico ritorno in Italia continentale per il round nazionale del Campionato Mondiale Rally FIA, iniziato nel 2027». L'annuncio è pubblicato sulle pagine ufficiali del WRC - FIA World Rally Championship. Per la Sardegna insomma, dopo 22 anni di spettacolo, ci sarà l'addio nonostante i tentativi di trattenere il Circus.
C'è chi vede il bicchiere mezzo pieno. E' il caso di Valdo Di Nolfo e Michele Pais, seppur da angolazioni differenti, entrambi sottolineano la presenza del rally nel 2026. «Il furto è stato sventato ma solo temporaneamente: da un lato siamo estremamente contenti perché è chiaro che la mobilitazione lanciata ha sortito l'effetto sperato - commenta a caldo Di Nolfo -. In questi giorni è partita una partecipazione massiccia alla protesta e sono molto contento perchè tutti si sono esposti contro lo spostamento: politici di ogni colore (con l’unica eccezione di Fratelli d'Italia, favorevole alla scelta romana), istituzioni, sindacati, la Confcommercio regionale, imprese locali e cittadini rafforzando così il lavoro della Regione Sardegna per trattenere la tappa del Rally in Sardegna».
Anche Pais, pur sottolineando l’importanza di questo risultato, invita alla prudenza riguardo al futuro della competizione: «Sulla prospettiva di un eventuale trasloco a Roma dal 2027, la partita è tutta ancora da giocare. Per dirla come avrebbe detto Giovanni Trapattoni: non dire gatto finché non ce l’hai nel sacco. Noi continueremo a lavorare perché il Rally resti in Sardegna anche negli anni a venire». Il consigliere rivendica con forza l’impegno costante a difesa della manifestazione, insieme all'On. Giagoni che ha seguito la vicenda in Parlamento. «L’importante era intanto garantire la permanenza del Rally nel 2026, e questo obiettivo è stato raggiunto. Per il futuro, “Dio vede e provvede”, ma certamente noi non staremo con le mani in mano. Faremo tutto ciò che è necessario per difendere un evento che porta prestigio, turismo ed economia al nostro territorio e che è ormai parte integrante dell’identità della Sardegna e di Alghero».
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