Pierpaola Pisanu
30 dicembre 2005
Scandalo beni culturali ad Alghero Forte della Maddalena ridotto a squallido deposito
Ritornano alla carica Wwf e Italia Nostra sullo stato del Forte della Maddalena. Inaccettabile per i due responsabili locali Carmelo Spada e Roberto Salmon che il complesso monumentale, oggetto di ripetute segnalazioni delle due associazioni ambientaliste, venga utilizzato come deposito

ALGHERO - Ritornano alla carica Wwf e Italia Nostra sullo stato del Forte della Maddalena. Inaccettabile per i due responsabili locali Carmelo Spada e Roberto Salmon che il complesso monumentale, oggetto di ripetute segnalazioni delle due associazioni ambientaliste, venga utilizzato come deposito per collocare un generatore elettrico e gli “avanzi” degli addobbi natalizi. Ma soprattutto viene contestato il fatto che il sito, risalente al XVI secolo, di grande valenza storica, resti sbarrato davanti agli eventuali visitatori: «E’ venuto meno il compito primario che gli enti locali dovrebbero sempre garantire per la valorizzazione dei beni culturali: la fruizione pubblica», protestano Spada e Salmon. I due ambientalisti non si esimono dall’aggiungere un commento sull’allestimento scenografico di Piazza Civica: «Un addobbo ridondante di luci e strutture – lo definiscono – con il grande difetto di far sparire, piuttosto che valorizzare gli edifici storici che si affacciano sulla piazza». Wwf e Italia Nostra chiudono il loro intervento precisando che l’intenzione non è quella di fare sterile polemica ma «sollecitare un lavoro di concreta valorizzazione dei beni culturali di Alghero che consenta sempre la fruizione e la conoscenza, a turisti e residenti, delle peculiarità storico - artistiche del patrimonio monumentale, piuttosto che assistere all’ennesimo camuffamento che non lo rende leggibile».
Nella foto lo stato del Forte della Maddalena
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