Marco Tedde chiama a raccolta gli alleati e chiede subito il candidato sindaco della coalizione. Stefano Lubrano pronto alla nuova avventura (domenica alle 17 incontro in Piazza della Juaria)
ALGHERO - Fine settimana intenso ad Alghero con tutti i partiti in fibrillazione in attesa di chiudere coalizioni e alleanze. In prima linea i due ex sindaci Tedde e Lubrano: il primo strigia gli alleati nel tentativo di convergere sul candidato sindaco, il secondo, Stefano Lubrano, si prepara per la presentazione pubblica in Piazza della Juaria in programma domenica alle ore 17. Di seguito le loro parole.
Stefano Lubrano. Questa volta sono libero di portare avanti la mia proposta di rinnovamento, quella proposta basata sulla visione strategica di sviluppo della Città, che guarda Alghero ed al suo territorio da qui ai prossimi dieci anni; una proposta estranea a quella logica di spartizione di posti di sottogoverno e poltrone di cui è intrisa la politica; è in nome di questa logica e del primato dei partiti e dei politici che si è impedito che il programma di rinnovamento fosse attuato e si è fatto in modo che la mia azione amministrativa fosse circoscritta al contingente. Sono commosso, quasi imbarazzato, dall'affetto e dal calore che gli algheresi mi mostrano nelle occasioni più normali della mia quotidianità. Queste attestazioni di stima, alle quali, è giusto dirlo, si accompagnano quasi sempre la delusione e l'amarezza per l'esito della vicenda amministrativa, mi rendono persuaso che quella volontà di rinnovamento, l'onestà e la trasparenza con la quale ho interpretato il mio mandato elettorale sono stati letti e fatti propri dai cittadini; ho la certezza che i cittadini siano più maturi di quanto la “politica” immagina e che abbiano respinto quella pesante e aggressiva campagna di denigrazione messa in atto nei miei confronti. Per queste e altre ragioni, che spiegherò domenica pomeriggio a chi vorrà partecipare all’incontro in piazza, ho deciso di riprendere un discorso interrotto da altri per ragioni che a me e ai più sono per molti versi ignote. Perché la politica è un’altra cosa. E noi possiamo riappropriarcene diventando parte attiva di una comunità che si ritrova in un luogo simbolo della propria storia.
Marco Tedde. La delicata situazione economica e sociale che Alghero sta affrontando richiede atteggiamenti responsabili e privi di tatticismi da parte della politica cittadina. In questo scenario i partiti dell’area moderata e sardista, che tanto ha dato alla città in circa 10 anni di buon governo, hanno l’onere di far dimenticare agli algheresi il periodo buio che ha caratterizzato l’ultima esperienza amministrativa del Pd. A pochi giorni delle candidature l’area moderata e sardista non ha ancora espresso un candidato a sindaco e non ha fatto significativi passi avanti. Siamo ragionevolmente certi che le forze politiche tradizionalmente alleate per costruire il progresso della città mai potranno pensare di coniugarsi con una sinistra cittadina che ha mostrato tutti i suoi limiti nell’ultimo periodo di amministrazione -provocando macerie amministrative ed economiche- ma anche in questa convulsa fase caratterizzata da lotte fratricide. Forza Italia è profondamente convinta che non è nell’interesse degli algheresi che si prosegua a tentennare nelle scelte. Il metronomo della politica mai come in questo momento deve essere adeguato alle esigenze della nostra comunità. Siamo certi che tutte le forze dell’area moderata e sardista concordino che sia urgente emarginare i personalismi e gli sterili tatticismi, e lavorare a ritmi serrati per individuare personalità condivise che possano interpretare in modo proficuo le esigenze di progresso delle famiglie e del mondo dell’impresa. In questa prospettiva ci appelliamo alle forze moderate e sardiste cittadine affinché in tempo reale si apra una fase di dialogo sereno, responsabile e privo di tatticismi finalizzata a dare agli algheresi una offerta politica e amministrativa che in termini di progetto, e di uomini e donne che dovranno contribuire a realizzarlo, sia capace di superare questo buio periodo indotto da una amministrazione di sinistra inadeguata e rissosa.
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