Giornate convulse in Riviera del Corallo con tutti i partiti alla ricerca della sintesi interna. Scricchiolano le vecchie coalizioni
ALGHERO - Cinquantuno giorni alle elezioni comunali in Riviera del Corallo con tutti i partiti alla ricerca della sintesi interna. Grossi problemi a destra come a sinistra, con le vecchie coalizioni che scricchiolano sempre di più. Nelle ultime ore così si susseguono le riunione e gli incontri che vedono al centro Riformatori, Udc e Psd'Az, impegnati nelle trattative private tanto con Forza Italia, quanto col Partito democratico (l'unico ad avere in campo l'autorevole candidatura di Mario Bruno). Sull'Aventino Sinistra Ecologia e Libertà, sempre più spaccata nelle due anime (quella riferibile a Di Nolfo e Serra e l'altra all'ex consigliere regionale Sechi), tanto che non è da escludere una candidatura interna.
Corsa a tre tra i Forzisti. Se da un lato si delinea la figura a cui sarà affidata la candidatura a primo cittadino, con una corsa ormai avanzata tra gli ex consiglieri e assessori della giunta Tedde, Gianni Martinelli, Michele Pais e Mario Conoci (col primo lievemente in vantaggio), dall'altra non si chiude la "vecchia" coalizione, coi soli
Fratelli d'Italia e
Nuovo Centro Destra pronti a firmare la proposta forzista.
Spunta l'ipotesi Vanni Lobrano. Chi potrebbe scompaginare i fronti e unire attorno a se un crescente consenso è il professor Lobrano, già in passato assessore regionale della giunta Palomba. Il suo nome rimbalza da qualche giorno con maggior insistenza e pare trovare consenso anche in larghi settori del Centrosinistra, in una sorta di riproposizione del metodo-Pigliaru (in realtà non è scontato che il professore unisca i partiti più a sinistra). Un'ipotesi simile al 1998 quando Federazione democratica, Partito Popolare, Socialisti, Unione democratica di Centro (all'epoca Ccd) e altri gruppi centristi avevano indicato e sostenuto il sindaco Tonino Baldino.
Nella foto: il professor Vanni Lobrano e i più probabili candidati alla carica di primo cittadino
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