Il Comitato "L'altra Europa con Tsipras" ha organizzato un punto di raccolta firme per domani, sabato 5 aprile, dalle ore 10.30 alle 20, nella sede di C’è un’Alghero Migliore, in Via XX Settembre 149/c
ALGHERO - Il Comitato "L'altra Europa con Tsipras" ha organizzato un punto di raccolta firme per domani, sabato 5 aprile, nella sede di C’è un’Alghero Migliore, in Via XX Settembre 149/c. Dalle ore 10.30 alle 20, sarà possibile firmare a sostegno della lista della Sinistra Europea presentandosi con un documento di identità valido. Alle 18, un rappresentante del Comitato e la coordinatrice di Sel Alghero Fiorella Tilloca realizzeranno la presentazione della lista.
Nell’accettare la candidatura alla presidenza della Commissione Europea, Alexis Tsipras ha indicato le sue priorità politiche e proposto un piano in dieci punti contro la crisi. Il documento rappresenta la piattaforma politica attorno a cui si è raccolta la lista italiana L’Altra Europa con Tsipras. «L’Unione Europea sarà democratica o cesserà di esistere - afferma Tsipras - Per noi, la democrazia non è negoziabile». Il documento sottolinea la necessità di “superare la divisione fra Nord e Sud dell’Europa”, e definisce così il sogno di un’Europa al servizio dei cittadini, invece che un’Europa ostaggio della paura della disoccupazione, della vecchiaia e della povertà. Un'Europa dei diritti, anziché un'Europa che penalizza i poveri, a beneficio dei soliti privilegiati, e al servizio degli interessi delle banche. Per costruire questa Europa «la nostra Europa»), il documento di Tsipras indica tre priorità politiche: porre fine all’austerità ed alla crisi; avviare la trasformazione ecologica della produzione; riformare le politiche europee dell’immigrazione.
Questi, i contenuti principali del Piano contro la crisi de L’altra Europa con Tsipras: la fine immediata dell’austerità, «una medicina nociva somministrata al momento sbagliato», che ha portato al primato di 27milioni di disoccupati in Europa e all’ingiustizia di intere generazioni derubate del loro futuro; un programma di ricostruzione economica, finanziato direttamente dall’Europa tramite i prestiti a basso tasso d'interesse, e centrato sulla creazione di posti di lavoro, sullo sviluppo di tecnologia e infrastrutture; la sospensione del patto di bilancio europeo (“Fiscal Compact”), che attualmente impone il pareggio di bilancio anche ai paesi in gravi difficoltà economiche, e che deve invece consentire gli investimenti pubblici per risanare l’economia e uscire dalla crisi; una Conferenza europea sul debito, simile a quella che nel 1953 alleviò il peso del debito che gravava sulla Germania, e le consentì di ricostruire la nazione dopo la guerra; una vera banca europea, che in caso di necessità possa prestare denaro anche agli Stati e non solo alle banche, e che fornisca prestiti a basso tasso di interesse agli istituti di credito, a patto che accettino di fornire credito a costi contenuti a piccole e medie imprese; una legislazione europea che renda possibile tassare i guadagni che derivano dalle operazioni finanziarie, oggi fiscalmente colpite molto meno del lavoro.
Per rendere possibile questo cambiamento, afferma Tsipras, «dobbiamo influenzare in modo decisivo la vita dei cittadini europei. Non vogliamo semplicemente cambiare la attuali politiche, ma anche estendere l’interesse e la partecipazione delle persone alla politica, fin nella stesura delle leggi europee. Per questo dobbiamo creare un’alleanza politica e sociale più ampia possibile». La crisi dell’Europa non è solo economica e sociale, è anche crisi di democrazia e di fiducia. A questa crisi noi possiamo e dobbiamo rispondere, con «un movimento per la costruzione democratica di un’unione che oggi è solo monetaria». «Per ricostruire l’Europa - conclude Tsipras - è necessario cambiarla. E dobbiamo cambiarla adesso, perché sopravviva. Mentre le politiche neo-liberiste trascinano indietro la ruota della Storia, è il momento che la sinistra spinga avanti l’Europa».
Nella foto: Alexis Tsipras
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