SASSARI - Il Consorzio della zona industriale di Predda Niedda vive ormai da cinque anni una situazione di precarietà e incertezza che deve finire. È quanto emerso al termine dell’incontro che la candidata alle primarie del centro sinistra Angela Mameli ha avuto oggi con il commissario della Z.i.r. Giovanni Carta. Il consorzio è commissariato dal 2009 e la Regione in tutti questi anni non ha definito con completezza il passaggio delle competenze.

Nella zona industriale, che negli anni è diventata una vera e propria zona commerciale, sono presenti reti idriche e fognarie, impianti di illuminazione e strade che necessitano di manutenzione. Con una delibera regionale le reti fognarie e idriche sono passate alla gestione di Abbanoa. Tutto il resto è rimasto in capo al consorzio che a fronte di una necessaria attività di manutenzione si trova nella quasi totale assenza di disponibilità finanziaria.

Gli errori commessi nel passato hanno creato una situazione che ora deve essere affrontata. «Solo per fare alcuni esempi – afferma Carta – nella Z.i.r. operano attualmente 40 attività tra bar e ristoranti, ci sono ben 12 asili nido ed un traffico veicolare che è ormai assimilabile a tutti gli effetti ad una zona commerciale». Occorre dunque aprire immediatamente un ragionamento ed un confronto con la Regione, ma non solo.

«Predda Niedda non può continuare ad essere un corpo estraneo alla città» ha detto Angela Mameli. «Fermo restando che tra i miei obiettivi prioritari rimane con convinzione lo sviluppo del commercio nel nucleo storico di Sassari bisogna fare in modo che ci sia una sorta di ricucitura e di integrazione di tutte le componenti della città, compresa Predda Niedda. Tutto questo anche per garantire la sicurezza dei cittadini. E allora serve capire e decidere chi deve avere le competenze. Quel che è certo - conclude Mameli – è che la situazione va affrontata subito».