ALGHERO - Lunedì di lavoro per tutti i partiti dello scacchiere algherese: assemblea decisiva nel Partito democratico, alle prese con l'incognita Primarie e il via libera alla candidatura di Mario Bruno [LEGGI]; riunione in Forza Italia nel tentativo di fare sintesi e individuare il volto da presentare agli algheresi (e alleati). Martedì, invece, sarà la volta dei Riformatori Sardi che chiamano a raccolta simpatizzanti, sostenitori e amici per dare il proprio contributo d'idee in un momento decisivo per il futuro amministrativo della città e del partito.

Sempre più remota, infatti, la possibilità di rinnovare la vecchia alleanza con Marco Tedde e compagnia. All'origine di tutto, gli strascichi della campagna elettorale per le regionali e l'elezione a Cagliari dell'ex sindaco Tedde proprio a spese di Pietrino Fois. Riformatori al centro delle trattative anche col Partito democratico, in un'ottica politico-amministrativa che coinvolge anche il nuovo governo regionale. Venerdì scorso, una delegazione ha incontrato i Democratici con l'obbiettivo di rinnovare la discussione nelle prossime ore e tracciare una possibile convergenza programmatica in grado di superare i vecchi schemi e ridare un'orizzonte certo a Sant'Anna. Incertezza che pervade anche Psd'Az e Udc, con entrambi i partiti attraversati da opposte prospettive, in attesa di capire se Mario Bruno, tra i Democratici, avrà la possibilità d'intavolare le trattative. Nell'attesa si presenteranno martedì (insieme all'Ncd di Antonello Muroni) alla prima vera riunione di quella che potrebbe riconfigurarsi come la nuova coalizione.

In questo quadro cresce la tensione tra i Forzisti a 62 giorni dal voto: correnti interne incapaci di fare sintesi e trovare il volto giusto da imporre ai futuri alleati, col serio rischio di ritrovarsi nelle condizioni di lasciare la candidatura nelle mani dei partiti minori (per esempio, il Nuovo Centro Destra vedrebbe bene la Salaris). E nella girandola di possibili candidati s'inserisce di diritto Mario Conoci, storico vice di Tedde, probabilmente l'uomo che più di tutti riflette l'identikit tracciato dal partito per ritornare a governare in uno dei periodi più difficili per Alghero: spiccata esperienza amministrativa e capacità al dialogo. Lui smentisce e non conferma un suo coinvolgimento: «il mio impegno è lavorare per l'unità della coalizione, ed è quello che sto facendo in questi giorni».

Tra i volti già testati - Di Gangi, Bardino, Delogu, Izza e i politici Martinelli e Pais - cresce invece il consenso per l´imprenditore Toti Columbano. Socialista (come Marco Tedde), anche il referente territoriale del Fondo Ambiente Italiano vanta un'esperienza amministrativa con l'allora sindaco Enrico Loffredo, quando da consigliere comunale ricopriva la carica di presidente della commissione Urbanistica. Sulle sue posizioni pare convogliare parte del partito, ma potrebbe anche ravvicinare larghi settori degli alleati in fuga (vedi Riformatori).

Nella foto: Toti Columbano e Mario Conoci