Braccio di ferro tra i forzisti per la scelta del candidato sindaco da imporre agli alleati. Si lavora intanto per chiudere la futura coalizione elettorale di destra
ALGHERO - Trattative, riunioni pubbliche e incontri segreti in
Forza Italia alla ricerca del volto giusto da imporre agli alleati di destra in occasione delle elezioni comunali in programma il 25 maggio ad Alghero. Ancora incerta la coalizione elettorale che si andrà a formare, e molto ruoterà attorno al candidato sindaco. Si chiude infatti il patto al centro con Riformatori, Udc e Psd'Az, sempre più uniti, ma pronti a dialogare a destra (Forza Italia) quanto a sinistra (Partito democratico).
Candidato sindaco che dovrà essere digerito dagli alleati, quali che siano, ma soprattutto dovrà intascare il lasciapassare del neo consigliere regionale Marco Tedde. Così, oltre agli "aspiranti" Michele Pais, Gianni Martinelli (quest'ultimo in occasione del braccio di ferro per la candidatura alle Regionali si era comunque affrettato a smentire un suo interesse per la poltrona da primo cittadino [
LEGGI]), Pasqualina Bardino e Marco Di Gangi, sono stati testati nelle ultime ore i nomi dell'imprenditore Toti Columbano, ex presidente dell'Alghero calcio e dirigente del Fondo Ambiente Italiano, quello di Andrea Delogu, primo presidente Meta e stimato commercialista (sembrerebbe indigesto alla base del partito) e l'attuale portavoce del Commissario del Comune di Alghero, Maria Antonietta Izza (più vicina all'Udc di Milia).
Un'unica certezza sembra convincere i
delegati forzisti (al cui gruppo si è aggiunto l'ex consigliere Musu): il futuro primo cittadino dovrà avere una spiccata esperienza amministrativa e questo fa intendere che l'ultima scelta potrebbe proprio ricadere su chi, già in passato, ha ricoperto ruoli a Sant'Anna. Una scelta quasi obbligata, se si valutano i numerosi anni di commissariamento a cui il comune è andato incontro e le innumerevoli vertenze aperte in città.
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