In una mozione i consiglieri comunali Antonio Cardin e Luigi Pisanu chiedono chiarezza su una vicenda che ha come oggetto un possibile risarcimento di 30 milioni di euro. Una cifra che si potrebbe abbattere sulle casse del comune di Sassari
SASSARI – Chiedono chiarezza i consiglieri comunali Antonio Cardin (Psd'Az) e Luigi Pisanu (Gruppo misto di opposizione) firmatari di una mozione che ha per oggetto un risarcimento di trenta milioni di euro alla società Argentiera Spa. Una cifra che si potrebbe abbattere sulle casse del comune di Sassari per una complicata vicenda su cui i due esponenti politici chiedono risposte. «La borgata dell’Argentiera è oggetto da anni di programmi, investimenti e progetti che continuano a illudere gli abitanti del territorio – scrivono i consiglieri evidenziando - la triste realtà e l’assoluto degrado che regna nella borgata. Milioni di euro che non hanno prodotto assolutamente niente, opere abbandonate a se stesse e incompiute, in mano ai vandali ed al lento passare del tempo.
Corre l’obbligo ricordare che nel 2007 - si legge ancora - fu stipulato fra il comune di Sassari e la società Argentiera Spa un accordo che prevedeva la cessione degli edifici storici di pozzo Podestà e Laveria, nonché la realizzazione e sistemazione della viabilità urbana, della rete idrica e fognaria, dalla società al comune ed in cambio l'amministrazione si doveva adoperare ad approvare un piano particolareggiato condiviso con la società Argentiera. Nello stesso accordo - emerge dal documento - si prevede che nel caso in cui il comune disattenda gli accordi pattuiti e sottoscritti nel 2007, questa amministrazione sarà obbligata a pagare gli immobili ceduti ad un prezzo stabilito da arbitrato, cifra che si aggira oltre i trenta milioni di euro.
Chi pagherà questo debito dal momento che i termini sembrerebbero già scaduti? Se si andrà ad elezioni anticipate di chi sarà la responsabilità? È vero che la società Argentiera spa ha già chiesto i danni al comune di Sassari?» scrivono i consiglieri che hanno anche evidenziato come nel 2011 e 2013 ci siano già state due mozioni in cui veniva chiesto alla giunta di attuare iniziative e misure necessarie di carattere urbanistico ed economico per la borgata. Mozioni che come ribadito nel testo non hanno avuto un seguito. Ora i due esponenti di Palazzo Ducale chiedono «l'approvazione immediata del nuovo piano di borgata che potrebbe essere immediatamente esecutivo con delibera consiliare, un incontro ufficiale con la società Argentiera spa e con gli abitanti dell’Argentiera e la predisposizione di un piano a completamento del rilancio della borgata».
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