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Red 1 marzo 2014
Irrompe Re Marco, ad Alghero comanda Tedde
Si apre una breve ma intensa fase pre-elettorale in Riviera del Corallo, con tutti i partiti in fase di riposizionamento sullo scacchiere delle coalizioni. Alla destra del Centro il grande successo elettorale di Marco Tedde che ha in un sol colpo fatto piazza pulita. E già girano i nomi dei possibili candidati alla carica di sindaco


ALGHERO - Manca il decreto che porterà la firma del nuovo Governatore Francesco Pigliaru, ma Alghero corre a tutta velocità verso l'election day del 25 maggio che per gli algheresi significa rinnovo del Parlamento europeo ma soprattutto scelta del sindaco. 84 giorni al voto per il consiglio comunale: Si apre una breve ma intensa fase pre-elettorale in Riviera del Corallo con tutti i partiti in fase di riposizionamento sullo scacchiere delle coalizioni. «Nulla sarà come prima» avevano dichiarato molti ex consiglieri e politici di primo piano all'indomani della fine anticipata dell'amministrazione Lubrano, tanto a destra quanto a sinistra.

E niente probabilmente potrà essere come prima se solo si fanno i conti con gli ultimi risultati elettorali, che in attesa di capire se qualche algherese siederà in giunta, hanno portato via ben tre consiglieri regionali (Bruno, Fois, Sechi) confermando a Cagliari il solo Marco Tedde. Fatta fuori in un sol colpo la vecchia classe dirigente Pdl (che peraltro non si è affaticata troppo in campagna elettorale) e annichiliti tutti i quadri dirigenziali degli ex alleati. Alla destra del Centro insomma, il grande successo elettorale dell'ex sindaco ha fatto piazza pulita: è attorno a lui che si costruiscono le nuove candidature e già si fanno i nomi dei papabili alla carica di primo cittadino. La storia non ha avuto un grande Re di nome Marco, ci ha pensato così Alghero a incoronarlo: ecco il suo profilo politico.

Marco Tedde, 57 anni di Alghero. Negli anni '80 frequenta la sezione del Partito Socialista Italiano di cui è considerato uno dei rampolli più pregiati, pur senza mai candidarsi. Dopo la crisi di tangentopoli, approda con una fornita truppa di socialisti, nelle fila di Forza Italia con cui si candida a consigliere comunale nel 1994 e nel 1998 risultando il più votato della lista. In entrambe le consigliature ha svolto di fatto il ruolo di leader dell'opposizione di centro destra, conducendo aspre battaglie politiche contro i sindaci Sechi e Baldino. Nel 2002 è stato scelto, quasi per acclamazione, candidato a sindaco del centro destra, sconfiggendo il tecnocrate di stato Gerolamo Colavitti e inaugurando di fatto l'"era Tedde". Dotato di piglio decisionistico sopra la media, già nel primo mandato con la minaccia di dimissioni anzi tempo, ha domato alcuni tentativi di rivolta. Utilizzando al meglio la concomitanza del governo Berlusconi è riuscito a dirottare ad Alghero risorse che hanno finanziato opere pubbliche, sollevando discussioni e feroci polemiche. Nel 2007 una rielezione quasi plebiscitaria al primo turno, aiutata a dire il vero anche dalla bassa caratura dei suoi avversari, ne ha sancito il ruolo di deus ex machina del centro destra algherese. Memorabili i cambi e defenestrazioni di giunta repentini e spavaldi che obbligavano gli uscieri comunali a sostituire spesso le targhette dagli uffici degli assessori. Probabilmente questo aspetto caratteriale, unito certamente a difficoltà di tipo amministrativo, che fino ad allora era riuscito a mantenere coperte, hanno determinato la fine anticipata della consigliatura nel 2011 con le dimissioni di massa dei consiglieri, buona parte dei quali appartenenti alla sua maggioranza. Questa circostanza ha, di fatto, rappresentato la sua prima vera sconfitta. Si candida come consigliere nelle liste del Pdl alle amministrative del 2012 che hanno riportato molto fugacemente, il centro sinistra al governo della città con Stefano Lubrano. Alle regionali del 2014 è l'unico che riesce a cavalcare l'onda di delusione e malcontento per la fine anticipata della consigliatura del centro sinistra assicurandosi finalmente uno scranno in consiglio regionale come unico rappresentante della città seppure all'opposizione. Notevole è stata la sua affermazione anche nel resto del collegio di Sassari, risultando il secondo più votato della lista e per molti il vincitore morale della competizione interna in Forza Italia. La sua figura si potrebbe affermare come nuovo leader politico provinciale di un partito fortemente in crisi soprattutto nella città di Sassari. E questa, per alcuni suoi compagni di partito, non è certo una buona notizia.

Nella foto: al centro Marco Tedde con i suoi alleati alle elezioni comunali del 2012
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