«147 deliberazioni in 20 giorni. Sistemazione dei fedelissimi o polpette avvelenate per il prossimo governo del Centrosinistra?», questo l’interrogativo lanciato dal senatore di Sel Luciano Uras
CAGLIARI - «147 deliberazioni in 20 giorni. L’iperattività della Giunta Cappellacci. Sistemazione dei fedelissimi o polpette avvelenate per il prossimo governo del Centrosinistra?». Questo l’interrogativo lanciato dal senatore di Sel Luciano Uras, che sottolinea come «questa Giunta Regionale mentre si svolge la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale e la elezione del nuovo presidente, ormai convinta della sconfitta del Centrodestra, violando il noto principio politico istituzionale che impone l’adozione, in questa fase, solo di atti di ordinaria amministrazione, fa di tutto e di più, con l’idea di compromettere l’azione amministrativa del Centrosinistra».
Il senatore punta il dito sulle 142 deliberazioni in due settimane, «un’iperattività che ha dello straordinario – prosegue - Molte delle quali non visibili sul sito internet della Regione. Contributi a favore delle iniziative del “Coni”, proroghe delle rendicontazioni dei contributi per lo Sport, nomina dei revisori dei conti dell’Agenzia regionale della sanità, (che non ha mai funzionato), il Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche, la nomina di un componente del “comitato scientifico e di indirizzo strategico e quella del Cda e amministratore delegato dell’“Insar”, la modifica dello statuto di “Sardegna Promozioni” e la nomina dei componenti del “Coran” (gli esperti della rappresentanza negoziale per il contratto dei dipendenti regionali), la nomina del commissario straordinario del consorzio di bonifica della Sardegna centrale: c'è veramente di tutto, ma molte, moltissime nomine».
Luciano Uras si chiede se tutto questo fosse urgente, indifferibile ed improcrastinabile. «Su tutto ciò – sottolinea - pesa il dubbio che le nomine abbiano il senso della sistemazione di alcune persone, in campagna elettorale, prima dell’avvicendamento con il nuovo presidente. Sul resto pesa la preoccupazione che siano operazioni clientelari e finalizzate a recuperare voti. O peggio abbiano l’obbiettivo di lasciare alla prossima Amministrazione di segno progressista qualche polpetta avvelenata. Sarebbe stato un segno di stile fare solo lo stretto necessario».
Nella foto: Il senatore di Sel Luciano Uras
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