M. P.
21 ottobre 2013
Il consigliere comunale capogruppo Pd, Massimiliano Ledda, attacca la Commissione Tecnica di controllo della centrale E.On
PORTO TORRES - Il consigliere comunale capogruppo Pd, Massimiliano Ledda, presenta un interrogazione contro la Commissione Tecnica di controllo della centrale E.On, in quanto non svolgerebbe le sue funzioni di controllo sull’ambiente. La Commissione tecnica di controllo per la Centrale di Fiumesanto, dove a suo tempo erano presenti i presidenti e i sindaci (o i loro rappresentanti) dell'Amministrazione Provinciale, del comune di Sassari e Porto Torres oltre ai rappresentanti della E.On produzione S.p.a, oggi è rappresentata solo dal comune di Porto Torres in antitesi a quanto previsto dalla convenzione e che pone seri dubbi sulla stessa legittimità della commissione tecnica.
Ma tutti questi dubbi e perplessità, la sottile differenza tra emolumenti e rimborsi spesa non hanno turbato più di tanto il Sindaco Scarpa e il suo delegato Cossu visto i recenti risultati sulla salubrità dell’ambiente. I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Sassari, a conclusione di una articolata attività di verifiche tecnico ambientali agli impianti dell'E.On di Fiumesanto, hanno riscontrato gravi inosservanze alle normative vigenti in materia di tutela ambientale.
In particolare, dall'attività ispettiva ai gruppi 3 e 4 a carbone è emersa una carenza vistosa negli impianti di depurazione delle acque reflue che confluiscono nel mare del Golfo dell'Asinara (art. 29 D.Lgs. 152/2006 e art. 635 C.P.), recando un grave pregiudizio alla salubrità del mare, e un'inefficiente attività di prevenzione da emissione di polveri di carbone, attuando la prevista irrorazione solo parzialmente, causando così lo sprigionamento incontrollato di quelle pericolose polveri nell'atmosfera (artt. 734 e 674 codice penale). Ben al di sopra della soglia di sicurezza consentita dai valori rilevati di Boro, cloruri e solfati.
I controlli dei Carabinieri si sono estesi anche agli impianti dei Gruppi 1 e 2 ad olio combustibile, attualmente praticamente fermi ma, con decreto prefettizio, oggetto di proroga per 700 ore per un loro utilizzo all'emergenza: diverse le criticità riscontrate nelle infrastrutture che potrebbero potenzialmente determinare rischi per la sicurezza una volta riattivati gli impianti. Queste le motivazioni che hanno spinto, il capogruppo Pd in consiglio comunale Massimiliano Ledda, a denunciare l’inutilità della commissione tecnica di controllo. «Non credo sia necessario aggiungere altro – sostiene Ledda - dopo questa ennesima figuraccia ci aspettiamo che i nostri rappresentanti rassegnino immediatamente le proprie dimissioni».
Commenti