L’assemblea dà mandato al Direttivo per il proseguimento dell’azione politica volta a creare le condizioni per un rasserenamento del clima politico e personale all’interno della coalizione di centro sinistra
ALGHERO - L’assemblea di C'è un'Alghero Migliore, riunitasi in seduta straordinaria nei giorni scorsi per deliberare sulla situazione politica, esprime particolare preoccupazione per il grave momento di difficoltà della coalizione di centrosinistra algherese: «difficoltà palesatasi in un momento in cui sarebbe necessario, per l’interesse della Città, lavorare – così come ha chiesto la maggioranza degli elettori poco più di un anno fa». «Le divisioni interne, frutto quasi sempre di incomprensioni, non possono ledere l’interesse generale fino al punto di creare le condizioni per una conclusione anticipata di questa esperienza amministrativa».
L'appello. «Al senso di responsabilità del Sindaco, delle forze politiche della coalizione, dei partiti e dei movimenti del centrosinistra e all’intero Consiglio Comunale affinché diano tutti prova di responsabilità e di attenzione ai reali problemi dei cittadini, approvando, nelle prossime riunioni di Consiglio comunale del 16 e 17 ottobre almeno i più urgenti e importanti punti previsti nell’ordine del giorno»
L’assemblea dà mandato al Direttivo per il proseguimento dell’azione politica volta a creare le condizioni per un rasserenamento del clima politico e personale all’interno della coalizione di centro sinistra allo scopo di favorire la soluzione, a breve, dei problemi occupazionali degli addetti ai parcheggi e dei dipendenti di Alghero “In House”, nonchè la pubblicazione dei bandi per l’appalto della Nettezza Urbana e per il Piano di Fattibilità dell’inquinamento del Calich.
«Affrontare questi problemi in una ritrovata armonia consentirebbe - a parere dell’Assemblea - l’individuazione dei percorsi per una possibile e auspicata ricostruzione delle ragioni politiche e ideali sulle quali fu costituita la coalizione di centrosinistra. Ciò, in considerazione del dovere inderogabile per tutti coloro, nessuno escluso, che avendo avuto il consenso popolare hanno oggi il dovere di attuare il programma presentato agli elettori».
Commenti