Servirà un grande equilibrio per rimettere mano all´esecutivo di Alghero. Il sindaco Lubrano si dice pronto e attende il via libera dei due principali partiti, Pd e AlgueRosa, ma rispedisce (per ora) autorevoli nomi al mittente, riaprendo il fronte. Rimangono in campo tutti gli scenari
ALGHERO - Segreterie di partito in fibrillazione nel Centrosinistra algherese che vivrà un week-end e un inizio di settimana a 40 gradi. E non si tratta di quelli previsti dai meteorologi, bensì la temperatura registrata in via Mazzini e via Sassari (le rispettive sedi di
Pd e
AlgueRosa). L'obiettivo dichiarato è far quadrare i conti, appianare divergenze e inserire i tasselli giusti per far ripartire l'attività amministrativa, oltreché rilanciare la coalizione. Ne è fiducioso il segretario cittadino del partito democratico Mario Salis che in questi giorni riunirà tutte le anime Democratiche fino alla probabile direzione di lunedì da cui dovrà uscire una linea quantomeno unitaria.
Mission impossible. E a giudicare dal di fuori si tratterebbe di una missione quasi impossibile (il condizionale, mai come in questo caso è d'obbligo). Sia in casa
Pd che
AlgueRosa, infatti, non mancano profonde fratture. Dopo la
richiesta pubblica di Stefano Lubrano che rivolto ai due principali partiti chiedeva i nomi vincenti per rilanciare l'attività e la coalizione, Salis (segretario
Pd) e Simula (portavoce
AlgueRosa) avrebbero così presentato al Primo cittadino una rosa di quattro: Mario Bruno, Enrico Daga, Giulio Spanu e Rosa Accardo. Un mix di esperienza, probabilmente, davvero vincente, certamente autorevole e sicuramente di prim'ordine. Un'idea di rilancio non nuova, che però Lubrano avrebbe "rispedito" nelle rispettive segreterie chiedendone la ratifica al segretario regionale (Silvio Lai) da una parte, e contemporaneamente sondando l'umore di tutti i componenti i due gruppi consiliari.
Calviani e Di Nolfo. Quì sarebbero nati i primi problemi nel
Pd, col gruppo che fa oggi riferimento a Franco Calvia, Matteo Tedde, Gavino Scala e Gavino Tanchis che avrebbe "stoppato" il sindaco e frenato lo stesso segretario avanzando la proposta Tanchis (o in alternativa Mimmo Pirisi). Ma anche in
AlgueRosa si registrano malumori con Valdo Di Nolfo che candidamente ammette «il direttivo non si è mai espresso ufficialmente sui nomi da presentare al sindaco, e dopo il
comunicato dell'ufficio stampa dei giorni scorsi (di cui sono venuto a conoscenza direttamente dai media) ero certo che non si sarebbe espresso alcun nome». La palla insomma ritorna si in via Mazzini, ma anche nelle mani di Stefano Lubrano. Perché mai come in questo momento, infatti, il rischio è che il "giocattolo" si rompa e si arrivi al punto di non ritorno.
Nella foto: gli attuali componenti della Giunta Lubrano
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