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Red
30 luglio 2013
«Si aspetta un cambiamento» Natacha Lampis lascia C´è
Alla base della decisione le divergenze con Maria Graziella Serra e il direttivo dell´associazione sull´appoggio alla giunta Lubrano. La lettera della consigliera

ALGHERO - Che le cose dentro C'è un'Alghero Migliore non andassero troppo bene era ormai risaputo, tanto che Natacha Lampis, una delle due consigliere comunali del movimento (l'altra è Maria Graziella Serra), sempre critica nei confronti dell'azione amministrativa, ha deciso di restituire la tessera dell'associazione. Lo comunica lei stessa, parlando di «una decisione sofferta, ma meditata, presa dopo un confronto con il direttivo dell’associazione».
Di seguito la lettera integrale dove ringrazia gli amici del direttivo per la disponibilità all’ascolto e per il sincero sforzo alla comprensione, anche nella diversità di opinioni e di sensibilità. E poi l'ormai ex consigliera comunale di C'è un'Alghero Migliore parla di una giunta Lubrano da rifondare: «Penso però che se una minima possibilità di successo esiste, essa stia solo in un radicale cambiamento dei metodi e del modello di amministrazione fin qui adottati». Natacha Lampis parla sostanzialmente di due ragioni alla base della scelta.
La prima riguarda l’azione politica dell’associazione. A mio giudizio, l’associazione si è man mano allontanata dal ruolo che io credevo dovesse svolgere. La penso così, e provo a spiegare perché. Il movimento C’è un’Alghero Migliore nasce dalla convinzione che la parola e il dibattito pubblico siano imprescindibili per la pratica del buon governo, e che la capacità di giudizio critico si debba esercitare con rigore al di là di chi sta al governo. È mio parere che l’associazione abbia rinunciato ad esprimere al meglio tutti i principi del movimento, ed ha assunto atteggiamenti di cautela, moderazione e tatticismo politico. Anche quando la critica si è espressa, spesso essa non è stata tradotta in modo coerente in decisioni ed atti. L’associazione ha così perso molta della capacità che era del movimento di innovare metodi e linguaggi, di avanzare proposte politiche, e si è ritrovata imbrigliata in un’idea di “governismo” che ha frenato la capacità di incidere sull’azione di governo nella direzione di un vero cambiamento per Alghero. Questo è il bilancio che io faccio di quest’anno dell’attività politica dell’associazione. La seconda e più importante ragione della mia decisione è il giudizio che do del primo anno di questa amministrazione. Io penso che il bilancio amministrativo del sindaco Stefano Lubrano, della sua giunta e della sua maggioranza, sia negativo. Quest’amministrazione non ha saputo con convinzione interpretare il programma e avviarne la realizzazione. (Semmai, su alcuni punti chiave, ha agito in contraddizione con quel programma e in continuità con la precedente amministrazione). Da queste valutazioni nasce il mio dissenso con la recente azione politica dell’associazione che in più circostanze ha invece ritenuto di voler confermare la fiducia alla giunta. Non posso condividere questa scelta dell’associazione. Mi spiace e lo dico con rispetto: penso che sia un errore. Molti amici nella riunione del direttivo mi hanno confermato la disponibilità a farmi sentire accolta e valorizzata. E sul piano umano so che questa disponibilità è sincera e data da persone perbene. Rimangono però le questioni politiche, con le quali è arrivato il momento di fare i conti. Per questo ho comunicato al direttivo di ritirare da oggi la mia tessera di socia dell’associazione. Voglio affermarlo con convinzione: il patrimonio di valori, ideali e principi del movimento mi appartiene, a prescindere dall’adesione all’associazione. Con la mia attività politica intendo tutelare e dar valore a questo comune patrimonio. Prima di concludere, permettetemi di fare una breve considerazione sull’attuale situazione politica algherese. Credo che i nostri concittadini ci chiedano altro da quello che abbiamo fatto e fatto vedere sinora, lo dico naturalmente a tutta la coalizione. La città si aspetta un cambiamento vero, si aspetta che ci dimostriamo capaci di amministrare Alghero in coerenza con il programma che è stato alla base del nostro mandato elettorale. Questa amministrazione ha mostrato molte debolezze e fragilità difficili da superare. Penso però che se una minima possibilità di successo esiste, essa stia solo in un radicale cambiamento dei metodi e del modello di amministrazione fin qui adottati. Un cambiamento che deve passare per la scelta del Sindaco di rifondare la giunta, individuando con la coalizione persone capaci di dare piena attuazione al nostro programma. Se non sarà questo allora meglio riconsegnare alla città il mandato ricevuto.
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