Lo stabilisce la Corte Costituzionale con una sentenza di martedì che esclude l'applicazione della spending review sulle partecipate nelle regioni autonome. L'ex sindaco Marco Tedde plaude la decisione ma prosegue la polemica con l'amministrazione e C'è un Alghero Migliore
ALGHERO - La Corte Costituzionale con propria sentenza di martedì ha salvato Alghero in House dalla "spending review". La partecipata del Comune algherese che si occupa delle manutenzioni cittadine non subirà l'obbligo di scioglimento ne di privatizzazione, come statuito dall'articolo 4
del D.L. 95/2012.
Il decreto, infatti, è inoperante nelle regioni autonome quale è la Sardegna. Soddisfatto il consigliere comunale del Pdl, Marco Tedde, che plaude l'inapplicazione dei vincoli alle società strumentali sarde.
Ma l'ex sindaco pone un quesito in aperta
polemica con il governo cittadino e dal movimento di sinistra
C'è un Alghero Migliore che nei giorni scorsi aveva proposto un bando per l'affidamento della partecipata in questione: «chi salverà Alghero in House dall'Amministrazione Comunale che la vuole fondere in Secal e da C'è un Alghero Migliore che la vuole svendere ai privati?».
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