Il Governo boccia la riduzione del 70% dell´aliquota Irap a favore delle imprese e degli enti pubblici della Sardegna
CAGLIARI - Il Governo boccia la riduzione del 70% dell'aliquota Irap a favore delle imprese e degli enti pubblici della Sardegna. E' il ministro degli Affari Regionali Graziano Del Rio, nel consiglio dei ministri di oggi a deliberare l'impugnativa della
Finanziaria 2013 della Regione Sardegna.
La legge regionale è sotto accusa «in quanto contiene disposizioni in contrasto con l'art. 117, secondo comma, lett. e), e terzo comma della Costituzione». Politicamente un brutto colpo per il Consiglio regionale che all'unanimità aveva avvallato il taglio per dare respiro all'economia regionale. La manovra 2013 da 6,9 miliardi di euro, con 41 sì e 31 no è stata approvata dal Consiglio regionale lo scorso 16 maggio. Due i provvedimenti sul fronte della riduzione del costo del lavoro e del welfare - entrambi proposti dalla minoranza di centrosinistra e sollecitati dal mondo delle imprese -: il taglio del 70% dell'Irap pari a 240 milioni e l'anticipazione di 30 milioni per la cassa integrazione e mobilità in deroga.
«Abbiamo adottato, peraltro con un voto che ha visto anche il consenso delle forze di opposizione, un provvedimento finalizzato a dare una boccata d'ossigeno alle imprese, che sono gravemente provate dalla crisi economica». E' la risposta del presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, commentando la decisione del Governo nazionale di impugnare la legge regionale. «Lo abbiamo fatto – ha precisato il presidente - nella convinzione che, sul punto, le competenze della Sardegna non solo siano chiare e non possano subire limitazioni, ma anche che debbano essere invece ampliate».
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