Dopo aver chiesto il rimpasto, democratici critici col passato: Secondo Mario Salis il risultato di ciò che il centro sinistra ha ereditato è sotto gli occhi di tutti. «Dopo lo sforzo iniziale per fronteggiare le numerose emergenze senza disponibilità finanziare è ora arrivato il momento di rimboccarsi ulteriormente le maniche»
ALGHERO - «7 milioni destinati ai fondi occupazione, utilizzati invece per rifare la chioma agli alberi dei giardini, che non hanno prodotto un posto di lavoro stabile; milioni di euro spesi per la realizzazione dei vasconi per la raccolta dei reflui e mai entrati in funzione; 110.000 euro per i gazebo che dovevano essere utilizzati dai commercianti, nei giardini pubblici, e che giacciono inutilizzati nelle Officine Comunali; l’operazione sui derivati, oggi estinti grazie all’impegno del centro sinistra; l’ingente impegno finanziario per la realizzazione del depuratore di cui ancora non si capisce se il rapporto beneficio/rischio sia a favore dell’uno o dell’altro».
Dopo aver espresso un giudizio sostanzialmente negativo circa il rendiconto del comune e chiesto ufficialmente al sindaco una immediata rivisitazione della giunta e del governo cittadino [
LEGGI], il Partito democratico di Alghero sottolinea quelle che - a suo dire - sono solo alcune delle opere improduttive recentemente realizzate dal Centrodestra (definite da vetrina), e i cui effetti negativi si iniziano a far sentire. Si scalda così la polemica intorno al bilancio consuntivo del 2012, la cui discussione e successiva approvazione è prevista venerdì in consiglio comunale. «La pesante eredità è stata percepita da subito dal commissario straordinario, costretto a bussare alle casse della Fondazione Meta, per fronteggiare le ordinarie manutenzioni trascurate da oltre 3 anni», sottolinea il segretario Mario Salis.
«Oggi i dirigenti della destra locale, chiedono le pagelle per le loro virtù amministrative, ma i voti, a dire il vero, li hanno già presi lo scorso giugno alle elezioni. Il problema, non di tipo ragionieristico, ma relativo a scelte politiche poco lungimiranti e incapaci di realizzare opere veramente utili nonostante l’utilizzo di ingenti quantità di denaro pubblico. Il fardello che grava sulle spalle degli algheresi - sottolinea Salis - è di circa 35 milioni di euro per investimenti per i quali le spese graveranno in buona parte sugli esercizi finanziari del 2013 e del 2014».
Nella foto: Mario Salis, segretario cittadino Pd
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