I punti del programma del Partito Democratico per la Sardegna. L´appello al voto del segretario regionale e capolista al Senato nella lista sarda Silvio Lai
CAGLIARI - «Ad una settimana dalla chiusura della campagna elettorale, e dopo la visita di Bersani in Sardegna, è tempo di guardare agli obbiettivi raggiunti e a quelli ancora da conquistare in vista del voto. Un successo certamente raggiunto è stata la scelta di essere fisicamente presenti coi nostri volontari e i nostri candidati nelle strade e nelle piazze di tutta l’isola, per dialogare coi cittadini e per spiegare loro qual è la nostra idea di Italia Giusta». Così, il segretario regionale del Pd, Silvio Lai, commenta «la mobilitazione straordinaria resa possibile ancora una volta dagli oltre 100 volontari coinvolti nell’iniziativa In CamPerBersani, e dall’impegno dei militanti che hanno contribuito a realizzare insieme a noi già oltre 200 dei 300 incontri previsti nelle otto province sarde».
«Abbiamo confermato cioè di essere una grande forza popolare e progressista, in grado di praticare concretamente il metodo della partecipazione e del confronto diretto con le forze sociali del paese. Un’idea di dialogo che ha ispirato anche la nostra scelta di animare il tavolo regionale sul lavoro, che in questa fase ha già visto l’apertura di un positivo confronto con le rappresentanze del mondo dell’industria, dell’artigianato, del commercio, dell’agricoltura, con il mondo della cooperazione e coi sindacati». «Da questi incontri sono emerse delle richieste concrete sui grandi nodi strutturali dello sviluppo che il Pd è pronto a risolvere, con l’impegno di Bersani sul “Tavolo Sardegna”, sin da subito nella prossima legislatura» ha precisato Lai. «Siamo convinti - ha concluso - che questo sia il momento di risollevare l’Italia, o l’italia perderà e sarà condannata, insieme alla Sardegna, ad una condizione di marginalità che durerà a lungo per i prossimi decenni».
Tavolo Sardegna. Vertenza entrate, con il pieno riconoscimento e la messa a regime degli accordi Prodi-Soru del 2005; la contestuale rimodulazione del Patto di Stabilità Regionale e l’allentamento della pressione della spending Review; la proposta di un piano triennale di interventi, finanziato da fondi comunitari e project bond, sulle scuole e gli ospedali; un progetto in grado di liberare risorse con ricadute occupazionali immediate nei settori edilizio e manifatturiero; un piano per le infrastrutture generali e la mobilità interna, ad oggi assolutamente carente nell’isola; la continuità territoriale; l’insularità, come mantenimento dei servizi essenziali ma anche dotazione di una fiscalità di vantaggio; bonifiche; riforma della legge elettorale per la piena rappresentatività della Sardegna in sede europea, con lo scorporo delle due circoscrizioni –sarda e siciliana- all’interno del collegio insulare.
Nella foto: Silvio Lai, segretario regionale del Pd e capolista al Senato
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