Riordino degli organi, gestione unitaria delle due aree protette e riduzione dei costi: le proposte di AlgueRosa e C´è un Alghero Migliore presentate giovedì alla città
ALGHERO - Nell'assemblea pubblica di giovedì, AlgueRosa e C'è un Alghero Migliore, hanno presentato ai presenti (oltre cento persone presenti nella sala della Misericordia) la proposta comune per i parchi algheresi, Porto Conte e Area Marina Capo Caccia-Isola Piana. Il riordino degli organi; la gestione unica delle due aree protette; la riduzione dei costi: sono gli obiettivi esposti della sinistra cittadina. Ad approfondire le questioni nel tavolo: i tecnici Paola Correddu e Toni Torre, e i due capogruppo Rosa Accardo e Maria Graziella Serra.
Sul primo punto le richieste sono lasciare la presidenza al sindaco e modificare la composizione dell'assemblea dei soci. Riguardo all'organo di indirizzo politico, in particolare, l'obiettivo è ridurlo passando dagli attuali 24 consiglieri (come il consiglio comunale) a undici (il presidente, otto consiglieri comunali, un rappresentante della Regione e uno della Provincia di Sassari). L'elezione - spiegano durante la riunione - degli otto consiglieri avverrebbe con la stessa procedura delle commissioni consiliari (rispettando la proporzione di cinque consiglieri di maggioranza e tre di minoranza), mentre i rappresentanti della Regione e della Provincia potrebbero essere i rispettivi assessori all'ambiente o loro delegati. In caso di parità nelle votazioni, il voto del presidente vale il doppio. Sempre secondo la proposta di Alguerosa e C'è un'Alghero Migliore, i due membri del Consiglio Direttivo (organo con compiti gestionali) sarebbero nominati dall'Assemblea scegliendo tra persone che non siano consiglieri comunali e rispettando criteri di competenza, trasparenza e pubblicità.
Arrivando al secondo punto, «un'unificazione formale delle due aree protette sarebbe molto complicata nel breve e medio periodo» ha spiegato Toni Torre. Non escludendo, tuttavia, altre formule: «ad esempio istituendo all’interno dell’Amministrazione Comunale il Settore Area Marina Protetta ed affidandone la direzione al direttore del Parco (a costo zero), e lavorando per un'effettiva integrazione e coordinamento operativo delle strutture tecniche e degli uffici, cosa che la normativa nazionale auspica». Una completa revisione del sistema che si sintetizza nei numeri affrontati nel terzo dei punti esposti nell'assemblea: una "spending review" dei parchi. Dunque, presidente/sindaco a costo zero, invece degli attuali 5,660 euro mensili; i due membri del Consiglio Direttivo con un emolumento pari alla metà di quello di un assessore, anziché gli attuali 2,477 euro; mentre per i membri dell'Assemblea si applicherebbero le stesse regole di una commissione consigliare, senza alcuna indennità aggiuntiva. Di più: un'altra importante riduzione dei costi potrebbe provenire se la revisione dei conti del Parco si affidasse agli stessi revisori del bilancio comunale.
Su questi tre principi ispiratori, il quarto della visione della sinistra algherese è «la partecipazione e il coinvolgimento dei soggetti, operatori economici e abitanti». I modi potrebbero essere l'estensione della Consulta del Parco o l'istituzione di un Forum - come ha suggerito Ivan Blečić, presidente di C'è un Alghero Migliore - «un ampio organo consultivo composto da rappresentanti delle associazioni ambientaliste, quartieri algheresi, e operatori economici (agricoltori, operatori turistici, ecc.) secondo criteri di inclusività, ampia rappresentanza e pluralismo». Al dibattito hanno preso parola i rappresentanti di associazioni ambientaliste Roberto Salmon (Italia Nostra), Francesco Guillot (Lipu), Carmelo Spada (Wwf); il consigliere regionale Carlo Sechi, i consiglieri comunali Pietro Bruno Bernardi, Giampietro Moro e Alberto Zanetti; il segretario cittadino dell'Idv Gianni Piredda e il presidente di C'è un'Alghero Migliore Ivan Blečić; Marco Busdraghi, Domenico Canu, Arnaldo 'Bibo' Cecchini e Tore Marrosu.
Nella foto: Rosa Accardo e Maria Graziella Serra
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