Il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Bruno non usa giri di parole per accusare il Governatore del fallimento del bando sulla continuità aerea e invita la Regione a puntare sul low-cost
ALGHERO - «Il presidente della Regione Cappellacci continua a nascondere il flop della continuità territoriale con argomenti pretestuosi. Pensi piuttosto a garantire la continuità territoriale ai sardi e garantire più rotte low cost per i turisti». Il vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Bruno, non usa giri di parole per accusare il Governatore del fallimento del bando - andato deserto - per le rotte da e per la Sardegna.
Bruno ricorda che i 57,5 milioni garantiti dalla regione già durante la Giunta Soru, facevano parte di quell'accordo siglato da Prodi e l'ex presidente sardo, poi trasformatosi in una vertenza lontana da essere risolta. L'intesa prevedeva un trasferimento di risorse dallo Stato di 3,2 miliardi di euro lordi all'anno (due al netto delle funzioni trasferite) in cambio di una competenza regionale su sanità e trasporto pubblico locale. «Tutti sanno che la Sardegna finora non ha visto un euro».
Cambiati gli attori istituzionali, «il duo Berlusconi-Cappellacci», ha previsto che l’accordo sulla compartecipazione alle entrate fiscali avesse bisogno di norme di attuazione. «Pur sapendo che quelle norme non erano necessarie, Cappellacci ha preferito seguire le indicazioni di Roma, di fatto rallentando l’iter» dice Bruno. Lo stesso principio si sarebbe dovuto seguire - evidenzia il consigliere regionale - anche per il trasferimento delle funzioni: «fatto per il passaggio di FdS, ma non per la continuità territoriale».
Le cronache degli ultimi giorni raccontano di una gara dove nè la Meridiana Fly nè l'Alitalia hanno avanzato offerte. Ora per l'ex capogruppo Pd la Regione «si deve ottenere la proroga per la prossima stagione dell'attuale regime, riavviare la procedura secondo i regolamenti comunitari, garantendo ai sardi le migliori tariffe, frequenze e collegamenti con la penisola». Ma resta l'incognita «per la cosiddetta continuità territoriale "2", ossia per le rotte aggiuntive rispetto a Roma e Milano conquista della scorsa legislatura» (il cui regime scade a ottobre) e per cui non è stata ancora convocata la conferenza di servizi.
Le soluzioni per Bruno sono in linea con quelle del suo partito (anche il segretario regionale
Silvio Lai in un'intervista al Quotidiano di Alghero): «continuare a destinare la continuità territoriale esclusivamente ai sardi attraverso l'attuale regime, istituire una vera e propria funzione di controllo del rispetto degli oneri di servizio da parte delle compagnie e destinare ai turisti il segmento low cost, dirottando una parte di quei 57.5 milioni per moltiplicare rotte e vettori a basso costo negli scali della Sardegna».
Nella foto: Mario Bruno
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