Il centrosinistra boccia la manovra e salva solo la parte di bilancio sui 171 milioni per le misure anticrisi. Non ci sono risposte per sviluppo e lavoro nella Finanziaria secondo i sindacati
CAGLIARI - All'indomani del varo della legge, il centrosinistra rivendica il ruolo svolto dalle minoranze nella riscrittura della manovra. In particolare, la parte di bilancio in cui si sono recuperati 171 milioni per le misure anticrisi.
Oltre queste «il giudizio sulla manovra finanziaria 2012 resta negativo - spiegano Pd, Sel e Idv - ma abbiamo avuto il coraggio di tagliare spese inutili per recuperare risorse». Critici anche i sindacati che bocciano la manovra: «pesa come un macigno il vincolo del Patto di stabilita' e dell'insoluta vertenza sulle entrate».
Secondo i segretari della Cgil, Cisl e Uil, Enzo Costa, Mario Medde e Francesca Ticca non contiene risposte adeguate per la crisi di sviluppo e lavoro per i quali «gli interventi e strumenti adottati sono quelli gia' conosciuti in precedenti manovre che non hanno sortito effetti positivi». Anche per questi motivi, compresa la vertenza per il riconoscimento dello status di insularita', è confermata la manifestazione del 13 marzo a Cagliari.
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