Il grande coinvolgimento della popolazione delle isole e lo spettacolo in mare hanno certamente ripagato i concorrenti ospiti degli inevitabili disagi di una trasferta impegnativa che ha condotto nelle lontane Kerkennah imbarcazioni ed equipaggi partiti da Stintino ed altre città italiane e fracesi
TUNISI – Grande successo per la regata a vela latina di El Miza in Tunisia. La gente dell´arcipelago delle Kerkennah ha risposto con grande partecipazione al primo, storico sbarco in Tunisia del Circuito Mediterraneo dedicato all´antichissima velatura. Grazie anche ad un vento di nord est superiore ai 15 nodi, costante nelle due giornate di gara (27 e 28 marzo) una flotta imponente e spettacolare ha letteralmente invaso il tratto di mare di fronte al porto di El Kraten, dando vita ad uno spettacolo entusiasmante per il folto pubblico accorso da ogni villaggio delle isole ed una degna inaugurazione del Circuito. Sono state più di 85 le feluche locali che hanno festosamente ingaggiato le dodici vele italiane e francesi (più due feluche di Tunisi e Monastir) che hanno dovuto faticare non poco per sostenere onorevolmente il confronto. Alla fine è stato l´ormai noto gozzo varazzino Barracuda a tagliare per primo il traguardo al comando dell´armatore Roberto Cecconi, ma nelle acque di casa le velocissime feluche kerkenniane, timonate con nonchalance dagli ultimi pescatori a vela del Mediterraneo, hanno dato a tutti gli equipaggi in trasferta una lezione di abilità marinaresca, impadronendosi al primo colpo delle regole e della tattica di regata dettate dalla FTV ed imponendo alla gara la legge della tradizione più autentica, nonostante le sdrucite vele in cotone cucite a mano all´ombra delle palme. Il grande coinvolgimento della popolazione delle isole e lo spettacolo in mare hanno certamente ripagato i concorrenti ospiti degli inevitabili disagi di una trasferta impegnativa che ha condotto nelle lontane Kerkennah imbarcazioni ed equipaggi partiti da Stintino, Genova, Varazze, Voltri, Pra, Santa Margherita Ligure, Circeo, Napoli, Sorrento, Hyeres, Palavas Les Flots e da altre località della costa francese: non potevano mancare all´appello l´armatore di Monastir Mohamed Mrad e la nuovissima Accaria, ricostruzione di una antica imbarcazione della costa meridionale della Tunisia (Zarzis) armata da Francesco Lo Iudice e protagonista dell´unica scuffia della regata, avvenuta dopo l´arrivo. Una grande serata di gala al Grand Hotel alla presenza del governatore di Sfax e delle più importanti autorità locali, ha concluso nel migliore dei modi, con una festosa premiazione, la tappa più inconsueta ma anche più "autentica" nella storia del Circuito. Ammirevole senz´altro l´ entusiasmo degli equipaggi di San Giuseppe, Barracuda, Cleto, Mast´Aniello, Mirejo, Regginella, Rossetti, Flaminde, Biancamaro, Edi, Lina, Crevari (quest´ultima con equipaggio olandese) pronti a tutto pur di essere i primi a sfidare i pescatori tunisini a casa loro. Fra quindici giorni il Circuito Mediterraneo sbarca in Italia con la seconda tappa, Vela Latina in Accademia, il 16-17 Aprile a Livorno.
Classifiche della Regata El Miza:
(Le imbarcazioni ospiti sono state accorpate in un unica categoria mentre)
quelle locali in quattro classi in base alla lunghezza.
Imbarcazioni ospiti (tempo compensato):
1° Barracuda (Varazze) di Roberto Cecconi
2° Accaria (Tunisi) di Francesco Lo Iudice
3° Rahma (Monastir) di Mohamed Mrad
Feluche tunisine (tempo reale)
da 3,5 a4,5 metri
1° Al Mabrouk
dai 4,5 ai 5,5 m.
1° Ennajet
dai 5,5 ai 6,5 m.
1° Abla
oltre i 6,5 m
1° Amel
Nella foto: un momento della partenza; in primo piano la feluca "accaria"
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